"La spia, poi giù nel vuoto". I 6 secondi di panico a bordo del volo Londra-Singapore

Una fortissima turbolenza ha fatto precipitare di quasi duemila metri il volo SQ321 della Singapore Airlines. "Feriti con lacerazioni alla testa, alcuni hanno sfondato le paratìe"

"La spia, poi giù nel vuoto". I 6 secondi di panico a bordo del volo Londra-Singapore
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Lo choc è stato enorme: un morto britannico di 73 anni e decine di feriti, di cui alcuni gravi, sul volo della Singapore Airlines diretto da Londra a Singapore costretto a un atterraggio d'emergenza a Bangkok dopo aver perso bruscamente quota (1.900 metri in tre minuti). Quanto accaduto ha lasciato il segno sui membri dell'equipaggio e sui passeggeri che, una volta arrivati finalmente a terra, hanno raccontato i secondi di panico e le scene apocalittiche vissute a bordo.

Le testimonianze dei passeggeri

"Si è acceso il segnale della cintura di sicurezza, ho fatto appena in tempo ad allacciarmela e l’aereo è caduto. Molte persone sono state ferite, compresi gli steward che sono stati stoici e hanno fatto il possibile", ha raccontato su X il passeggero londinese Andrew Davies. La perdita di quota è stata così intensa, inarrestabile e repentina che tutto è volato per aria: chi stava seduto senza cintura allacciata ha sbattuto violentemente la testa con in pannello in alto. "Gli effetti personali dei passeggeri – ha twittato Davies – erano sparpagliati ovunque, il caffè e l’acqua erano schizzati sul soffitto. C’erano tanti feriti con lacerazioni alla testa e orecchie sanguinanti. Una signora urlava di dolore per un trauma alla schiena. Non ho potuto aiutarla, le ho solo preso dell’acqua".

Alla Reuters, un giovane studente di 28 anni, Dzafran Azmir, ricorda perfettamente che improvvisamente "ha cominciato a impennarsi e c’è stato come un tremolio". Subito dopo ecco la caduta dell'aereo verso il basso descritta come drammatica. "Tutti quelli che erano seduti senza la cintura sono stati lanciati verso il soffitto. Alcune persone hanno sbattuto la testa sulle cappelliere e le hanno ammaccate, altre hanno sfondato le paratie delle luci e delle mascherine di ossigeno".

Il giovane ha raccontato anche di aver soccorso l'uomo britannico deceduto a bordo. "Quel signore era seduto proprio dietro di me. Molte persone avevano bisogno di aiuto, ma noi ci siamo presi cura di questo signore e io l'ho aiutato a trasportarlo, a farlo alzare dal sedile e ad adagiarlo sul pavimento in modo che alcuni professionisti medici potessero amministrare la Rcp (rianimazione cardio-polmonare, ndr)."

La spiegazione dell'esperto

Quello che erroneamente viene considerato un "vuoto d'aria" altro non è che una forte corrente discensionale (dall'alto verso il basso) talmente violenta da spingere così giù, in pochi secondi, un Boeing. Simon Proud, meteorologo che lavora all'Esa (Agenzia Spaziale Europea) ha spiegato che nell'area di transito dell'aereo era presente "una cella convettiva" che "è salita molto rapidamente, passando da 20 mila a oltre 53 mila piedi in dieci minuti". Si tratta di una nube temporalesca il cui sviluppo verticale, durante la formazione, l'ha fatta crescere così tanti in poco tempo: da circa seimila metri d'altezza addirittura a quasi 16mila metri. "Questa dinamica potrebbe aver causato una significativa turbolenza".

A bordo del volo SQ321 erano presenti per lo più passeggeri malesi, australiani, britannici e di Singapore: nessun italiano era presente.

Le foto diffuse sui social mostrano gli interni totalmente messi a soqquadro non soltanto da tazzine, cibo, piatti e numerosi oggetti dei passeggeri e dello staff di hostess e steward ma anche tutte le mascherine dell'ossigeno, centinaia, penzolanti dal soffitto. Significativa anche la foto di una hostess con il volto insanguinato e il volto del collega bianco pallido e con negli occhi il terrore di quanto vissuto in quei drammatici minuti.

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