
Una presenza permanente di droni in Corea del Sud per mettere pressione sulla Corea del Nord e lanciare un chiaro segnale alla Cina. Gli Stati Uniti hanno intenzione di ripristinare uno squadrone risalente alla Seconda Guerra Mondiale per rafforzare la sicurezza in un contesto di crescenti tensioni militari nella regione asiatica. Il 431esimo Squadrone di Ricognizione di Spedizione è stato attivato pochi giorni fa presso la base aerea di Kunsan, sulla costa sudcoreana a sud della capitale Seoul. Dal sito in questione voleranno i droni MQ-9 Reaper. Chiaro l'obiettivo di Washington: rafforzare le capacità aeree del proprio esercito nella penisola. La mossa Usa, tra l'altro, arriva dopo il riposizionamento dei caccia F-16 nella medesima area e, soprattutto, dopo che il leader nordcoreano Kim Jong Un ha incontrato Xi Jinping e Vladimir Putin in quel di Pechino.
Droni Usa nella penisola coreana
Secondo quanto riportato dalla Cnn, il posizionamento permanente dei Reaper a Kunsan dimostra l'impegno di Washington nei confronti della Corea del Sud e dei suoi altri alleati e partner del Pacifico. Non è però ancora stato annunciato quanti Reaper saranno di stanza in Corea del Sud, anche se una scheda informativa dell'aeronautica militare ne indica 50 nell'inventario dello US Special Operations Command. Quali sono le caratteristiche dei droni in questione? I Reaper sono velivoli turboelica monomotore senza pilota in grado di svolgere una varietà di missioni di combattimento e di altro tipo. Con un'autonomia estesa di oltre 1.600 miglia forniranno un notevole impulso alle forze statunitensi nella regione.
Il raggio d'azione dei Reaper, tra l'altro, non copre solo la Corea del Nord, ma anche il Mar Cinese Orientale e Taiwan, a circa 800 miglia di distanza. La Cina continentale dista solo circa 250 miglia da Kunsan, mentre il Mare di Bohai, dove la Marina cinese tiene spesso esercitazioni, dista circa 600 miglia dalla base aerea statunitense. "Le operazioni MQ-9 supporteranno le priorità Usa-Corea in materia di intelligence, sorveglianza e ricognizione nell'intero teatro indo-pacifico", si legge in una nota dell'Aeronautica Militare di Washington. "L'impiego dell'MQ-9 conferisce alla regione una potente capacità", ha affermato in una nota il tenente colonnello Douglas Slater, che comanderà lo squadrone.
La mossa di Washington
"Siamo qui per sostenere la missione, approfondire la cooperazione e dimostrare il nostro impegno comune nel mantenere la sicurezza e la stabilità nell'Indo-Pacifico", ha proseguito lo stesso Slater. Ricordiamo che per le missioni di combattimento gli MQ-9 possono trasportare una vasta gamma di armi, dai missili Hellfire alle bombe a guida laser. E ancora: etichettare l'unità di droni come 431st Squadron fa rivivere un nome che risale alla Seconda Guerra Mondiale, quando venne attivato nel 1943 come 431st Fighter Squadron in Australia, pilotando caccia a lungo raggio P-38 Lightning come scorta per i bombardieri statunitensi nel teatro del Pacifico.
L'attivazione del citato squadrone in Corea del Sud è, come detto, la seconda grande mossa dell'Aeronautica Militare nella penisola quest'anno. A luglio, gli Usa hanno iniziato a spostare i caccia F-16 da Kunsan, poco più di 80 miglia a nord, alla base aerea di Osan, per formare un "super squadrone" più vicino alla Corea del Nord. Entro ottobre un totale di 31 F-16 e 1.
000 membri del personale dovrebbero essere stati trasferiti proprio da Kunsan a Osan. Questo trasferimento temporaneo durerà fino a ottobre del prossimo anno per verificare se riuscirà a "massimizzare le capacità e aumentare l'efficacia in combattimento nella penisola coreana".