Cronaca internazionale

"Vogliono marciare su Varsavia": la rivelazione di Lukashenko sulla Wagner

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha spiegato a Vladimir Putin che i membri del gruppo Wagner "iniziano a stressarlo" perché "vogliono marciare verso Varsavia"

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"I wagneriani vogliono andare a Varsavia". Durante l'incontro con Vladimir Putin a San Pietroburgo, Aleksander Lukashenko ha lanciato l'allarme in merito al presunto desiderio espresso dai mercenari del gruppo Wagner, i quali vorrebbero marciare verso la capitale della Polonia. Ricordiamo che l'organizzazione fondata da Yevgeny Prigozhin ha trasferito le sue attività in Bielorussia dopo il fallito ammutinamento del 24 giugno scorso, grazie a un accordo mediato dallo stesso Lukashenko.

L'avvertimento di Lukashenko

Secondo quanto riportato dall'agenzia russa Interfax, il presidente bielorusso ha affermato che i membri del gruppo Wagner "iniziano a stressarlo" perché "vogliono marciare verso Varsavia". "I Wagner stanno iniziando a stressarci. Dicono: 'Vogliamo andare in Occidente, permettetecelo'. Chiedo perché vogliano andare in Occidente. 'Beh, vogliamo fare un'escursione in Polonia, a Rzeszow'', ha riferito Lukashenko.

Il capo di Minsk ha inoltre portato a Putin una mappa sul trasferimento delle forze armate polacche ai confini dello Stato dell'Unione. Il presidente bielorusso ha tuttavia rassicurato il suo omologo e alleato russo: "Li tengo al campo, in Bielorussia, come abbiamo concordato, e non voglio spostarli da lì perché non sono di buon umore. E dobbiamo dargliene atto, sono al corrente di tutto ciò che accade intorno all'Unione. Ma è solo un dettaglio", ha detto Lukashenko riferendosi al gruppo Wagner.

L'incontro con Putin e la mappa

Come detto, Lukashenko ha mostrato a Putin una mappa. "Sono già stati coinvolti molti mercenari e le principali riserve strategiche. Ciò dimostra che questa politica sconsiderata di gettare persone impreparate e mercenari nella brace non porterà a nulla", ha dichiarato il leader bielorusso, aggiungendo che "stanno coinvolgendo attivamente i mercenari. Vi ho portato appositamente una mappa sul trasferimento delle forze armate polacche ai confini dell'Unione, vediamo che si sta preparando il terreno".

"Diciamo che una delle brigate ha trovato posto a 40 chilometri da Brest. Erano a 500 chilometri di distanza, si sono spostati di 40 chilometri. Vi mostro la mappa. Possiamo vederla tutta. E a poco più di 100 chilometri da Grodno, la seconda brigata è stata trasferita. Hanno una divisione, ma finora sono arrivate le brigate. E Rzeszow sta diventando attiva, un campo d'aviazione dove gli americani stanno spostando le attrezzature", ha proseguito Lukashenko, citato dall'agenzia statale Belta.

Confine caldo

Nelle scorse ore il rappresentante del comitato governativo per le questioni di sicurezza della Polonia, Zbigniew Hoffman, aveva dichiarato che Varsavia avrebbe presto optato per il rafforzamento del suo confine orientale. "Il comitato ha analizzato le possibili minacce, incluso il dispiegamento di unità del gruppo Wagner. A questo proposito, il ministro della Difesa, ha deciso di spostare le nostre formazioni militari dall'Ovest all'Est della Polonia", spiegava Hoffman.

Tutta "colpa" delle manovre militari congiunte in corso in Bielorussia tra le forze di Minsk e la Wagner. A questo proposito, il ministero della Difesa bielorusso ha dichiarato che i mercenari di Prigozhin hanno iniziato ad addestrare le forze speciali di Minsk.

Il tutto ad un raggio d'azione di poche miglia dal confine con la Polonia, membro della Nato.

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