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"Rapina pianificata". A derubare Sainz a Milano tre marocchini clandestini

Il furto ai danni di Carlos Sainz, avvenuto ieri in centro a Milano, secondo le dichiarazioni del pm era programmato. Ecco la dinamica dell'inseguimento

"Rapina pianificata, i tre ladri clandestini restano in carcere"

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"Rapina pianificata, i tre ladri clandestini, restino in carcere"

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Clandestini, marocchini e senza un lavoro. È questo l'identikit dei tre rapinatori del pilota di Formula1, Carlos Sainz. "Sono presenti in Italia clandestinamente e senza alcuna stabile occupazione lavorativa: le circostanze e modalità della rapina, la "scelta" della vittima, e, soprattutto, il valore, non comune, dell'orologio da polso dallo stesso indossato, sono indicativi di una pianificazione del colpo", le parole del pm Silvia Bonardi nella richiesta di convalida dell'arresto.

I tre arrestati sono ragazzi di nazionalità marocchina di un'età compresa tra i 18 e i 20 anni. "Come tanti di voi già sapete, ieri a Milano abbiamo avuto uno spiacevole incidente. Quello più importante è che stiamo tutti bene e che questo sarà ricordato solo come uno spiacevole aneddoto, grazie a tutte le persone che ci hanno aiutato ieri, alla Polizia di Milano per il suo velocissimo intervento e grazie per tutti i vostri messaggi", ha scritto Carlos Sainz sul suo profilo X commentando la rapina dell'orologio Richard Mille che ha subito ieri sera in zona Quadrilatero della moda a Milano al rientro in hotel dopo il Gran premio di Monza.

Ma ricostruiamo la dinamica della rapina e il successivo inseguimento.

Dopo una corsa adrenalinica fino all'ultimo giro con Charles Leclerc, Carlos Sainz è riuscito a conquistare l'agognato terzo posto nel Gran Premio di Formula1, alle spalle dell'olandese Max Verstappen e del messicano Sergio Pérez, classificatisi rispettivamente primo e secondo. Purtroppo, però, i festeggiamenti per il pilota spagnolo non sono durati a lungo.

Una volta lasciato il circuito della Brianza, Sainz è tornato, in serata, presso l'hotel Armani in via Manzoni nel cuore di Milano, dove pernottava. Intorno alle 20:30, mentre il pilota si trovava fuori dall'hotel con indosso una maglia della Ferrari, gli si sono avvicinati tre giovani ragazzi che, con la scusa di un autografo o una foto, gli hanno strappato dal polso l'orologio che portava. Si tratta di un Richard Millie modello "Alexander Zverev" realizzato in onore del campione tedesco di tennis, Alexander Zverev, affinché lo indossasse durante le partite. Il valore dell'oggetto è superiore a 300 mila euro.

Una volta accortosi del furto subito e del graffio superficiale riportato, il ferrarista si è lanciato all'inseguimento dei tre scippatori dapprima in auto per poi mettersi a correre per le strade del Quadrilatero della Moda con una schiera di membri del suo staff e di alcuni passanti che avevano assistito alla scena.

Nel raggio di pochi metri dall'inizio dell'inseguimento rocambolesco, tra via Pietro Verri, via Montenapoleone e via della Spiga, Sainz è riuscito insieme ad altre due persone ad acchiappare uno dei malviventi, il suo manager ne ha preso un secondo mentre un membro dello staff del pilota ha acciuffato il terzo. I tre sono stati portati in Questura ed identificati.

Recuperato l'orologio, Sainz ha sporto formalmente denuncia per furto e rassicurato i fan circa l'accaduto attraverso il suo profilo Instagram.

La rapina di cui è stato vittima Carlos Sainz è l'ultima di una lunga serie che ha riguardato personaggi pubblici a Milano. Pochi giorni fa, l'ex calciatore Christian Vieri e sua moglie Costanza Caracciolo hanno subito un tentativo di furto di uno dei loro smartphone mentre erano al ristorante; hanno, poi, pubblicamente denunciato il fatto sui social invitando la cittadinanza a fare attenzione.

A gennaio 2023, l'amministratore delegato di Mediolanium Farmaceutici, Alessandro Del Bono, è stato aggredito mentre era in macchina nel tentativo di rubargli l'orologio.

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