Milano, caos all'ufficio immigrazione: "Sala è il grande assente"

La situazione in via Cagni è diventata sempre più insostenibile, con gli stranieri lasciati abbandonati sui marciapiedi che aspettano di entrare. Un sindacato di Polizia se la prende con l'amministrazione comunale per avere lasciato sole le forze dell'ordine

Milano, caos all'ufficio immigrazione: "Sala è il grande assente"

Ormai da diverse settimane centinaia di stranieri lasciati abbandonati sui marciapiedi aspettano di potere entrare negli uffici immigrazione di via Cagni per presentare la loro richiesta di status di rifugiato. Le tensioni non sono mancate. Eppure - in tutto questo - il sindaco di Milano, Giuseppe Sala è rimasto troppo spesso in disparte su questo tema.

Per il Siap (Sindacato italiano appartenenti alla Polizia), il vero grande assente nella gestione di questo problema è difatti proprio il Comune di Milano. Il segretario regionale del Siap, Dino Rizzi, spiega che la polizia è stata lasciata sola. "Il sindaco dov'è? – si chiede in un'intervista rilasciata a FanPage -. Potrebbe anche collaborare un po' di più. Non ci sembra che ci sia questa grande collaborazione".

L'attacco del sindacato di polizia a Sala

Rizzi non accetta lo scaricabarile che sta avvenendo tra le istituzioni su quello che sta avvenendo in via Cagni. "Come sindacato abbiamo chiesto più volte dove fosse il terzo settore, tutte le associazioni che si occupano di situazioni simili. Il grande assente di questa partita è il Comune di Milano. Così come l'assessore con delega ai Servizi Sociali che risulta non pervenuto, se non per qualche intervista in via Cagni. Siamo stati lasciati soli e ci siamo un po' stufati".

La situazione attorno alla quale si sta cercando di smaltire tutte le pratiche relative ai richiedenti asilo – e che ormai riguarda direttamente l'ordine pubblico che sta preoccupando la periferia Nord di Milano – è ormai esplosa del tutto da quando l'ufficio è stato dislocato nella periferia milanese. "Abbiamo sempre chiesto un tendone all'esterno, magari riscaldato in inverno, con un salta-code che avrebbe evitato alle persone di accalcarsi. Noi abbiamo chiesto fin dall'inizio di non trasformare un diritto delle persone in un problema di polizia: nessun agente è felice di dirimere file, di spingere o far cadere persone. È chiaro che abbiamo bisogno di una mano, che non c'è stata".

"Facciano spostare l'ufficio in via Montebello"

Ecco perché il "Comune potrebbe anche collaborare un po' di più. Non ci sembra che ci sia questa grande collaborazione". Dino Rizzi è sul punto: "Noi siamo dell'idea che il sindaco di Milano e l'assessore competente debbano mettere la faccia su questa questione, perché non ci sembra che lo stiano facendo, oppure come sindacato potremmo suggerire al Questore, viste le condizioni in cui siamo stati lasciati, di trasferire nuovamente gli uffici in via Montebello", è la proposta del sindacato.

"Così magari il sindaco, quando si ritroverà due chilometri di persone sui marciapiedi, costrette ad accamparsi, si porrà il problema di come gestire la situazione e si renderà conto che c'è un problema di accoglienza civile per le persone che devono espletare un proprio diritto".

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