
È durata quasi dieci ore la fuga di Salvatore Ocone, il 58enne che ieri mattina a Paupisi, nel Beneventano, ha ucciso la moglie Elsa Polcino, 49 anni, e il figlio di 15 anni, Cosimo, e ridotto in fin di vita l'altra figlia, Antonia, 16 anni. L'uomo, che durante l'interrogatorio di questa notte ha messo le proprie responsabilità, è stato fermato a Ferrezzano, nelle campagne attorno a Campobasso. Decisivo è stato il contributo del Settimo nucleo elicotteri carabinieri di Pontecagnano che ha sorvolato la zona compresa tra le province di Benevento, Isernia e il capoluogo molisano, riuscendo a rintracciare l'auto dal velivolo.
Il racconto del carabiniere
Senza quell'avvistamento dall'alto, probabilmente Ocone non sarebbe stato ancora individuato. "Siamo stati attivati verso mezzogiorno dal comando provinciale dei carabinieri di Benevento. - ha raccontato all'Ansa il capitano Salvatore Staiano, capo sezione operazioni del Settimo nucleo elicotteri carabinieri di Pontecagnano - Ci era stato detto che a bordo dell'auto c'era Salvatore Ocone e forse anche i suoi due figli". L'elicottero, che ha prodotto in totale cinque ore di volo, è stato rifornito per ben tre volte. La svolta è arrivata attorno alle 6 di sera, quando i militari dell'Arma di Benevento e Campobasso hanno individuato l'area, molto piccola e appartata, dove si trovava il fuggitivo. La segnalazione è stata trasmessa subito ai colleghi del nucleo elicotteri che si sono precipitati sul posto.
"Era nascosto nel sedile, non era lucido"
L'auto di Ocone era ferma in mezzo ai covoni di paglia: "Con la telecamera di bordo ci siamo accertati che la targa corrispondeva e, visto che non c'era nessuno all'esterno abbiamo deciso di atterrare. - ha proseguito Staiano - Dopo aver messo in sicurezza l'elicottero ci siamo avvicinati". In quel momento i militari hanno scorto la sagoma dell'uomo: "Inizialmente Ocone era nascosto nel sedile davanti, - ha spiegato il capitano - appena ci ha visto avvicinarci, gli è stato intimato l'alt ed è sceso senza opporre resistenza. Non ha detto nulla, è stato collaborativo ma era in stato confusionale, non era lucido". Nella vettura c'erano anche i due figli dell'uomo, Cosimo e Antonia.
A quel punto, sono stati attivati i soccorsi. Purtroppo per il ragazzo di 15 anni non c'è stato nulla da fare. La 16enne, ferita in modo grave, è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico. Le sue condizioni restano molto precarie.