"Non mi piego al ricatto". Raoul Bova sentito in procura per il furto degli audio

L'attore è stato ascoltato in Procura a Roma sul tentativo di estorsione da lui subito dopo la diffusione degli audio privati sui social

"Non mi piego al ricatto". Raoul Bova sentito in procura per il furto degli audio
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"Sono rimasto sconvolto, perché le minacce sono diventate realtà". È quanto avrebbe riferito Raoul Bova al pm della Procura di Roma che indaga sul tentativo di estorsione ai danni dell'attore in relazione alla diffusione non autorizzata di alcuni audio privati, estrapolati da una conversazione con una modella. L'inchiesta procede contro ignoti. Al momento, infatti, non risultano iscritti nel registro degli indagati.

La deposizione di Bova

Come riporta il Corriere della Sera, questa mattina Bova è stato ascoltato dal pubblico ministero capitolino per più di un'ora. Nel corso della lunga e corposa deposizione, l'attore ha ricostruito l'intera vicenda. "Quando ho ricevuto la prima telefonata, ho subito capito quale fosse lo scopo di chi mi chiamava. - ha sottolineato il 54enne, che è assistito dall'avvocato David Leggi - Chi fosse al telefono, non lo so. Ma non mi sono intimidito neanche per un secondo". E ancora: "Che fosse una situazione seria, mi è apparso chiaro immediatamente. Ho detto che non mi sarei piegato. Mi sono illuso per qualche attimo che sarebbe finita lì. Però ho subito denunciato".

"È stato scioccante"

Bova ha denunciato il fatto subito dopo aver ricevuto un sms da un numero sconosciuto che lo avrebbe minacciato di pubblicare il materiale. Un presunto ricatto a cui l'attore non ha ceduto, decidendo di procedere per vie legali e di rivolgersi al Garante della Privacy affinché vietasse la diffusione degli audio. "Non avevo nulla da nascondere", ha puntualizzato l'attore davanti al pm. Poi ha concluso la sua deposizione rimarcando di essere rimasto molto provato: "Mi ha sconvolto vedere che dalle parole sono passati ai fatti. È stato scioccante". Nella vicenda è coinvolto l'imprenditore Federico Monzino, che non è indagato, il quale avrebbe ceduto gli audio delle conversazioni intime tra Bova e la modella Martina Cerreti a Fabrizio Corona.

"Vado in giro a testa alta"

L'episodio ha segnato profondamente l'amato protagonista della serie tv Don Matteo, complice anche la recente separazione dall'ex compagna Rocio Munoz Morales. "L’accanimento mediatico e sui social non si è fermato allo sberleffo e alla presa in giro, che ci potevano anche stare nel caso di un personaggio pubblico, ma è andato molto oltre. In questo accanimento ho visto grande violenza", ha detto l'attore durante un'intervista a Verissimo, il programma di Canale 5 condotto da Silvia Toffanin.

E infine, ha concluso Bova: "Se ha fatto venire pensieri strani a me, cosa può suscitare in una ragazza? Lo specchio è il giudice più importante. Vado in giro a testa alta, nonostante la grande delusione e sofferenza".

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