
Era uscita per una semplice passeggiata serale con il suo cane, quando all’improvviso è stata aggredita da un uomo con il volto coperto da un casco integrale. L’assalitore ha estratto un coltello e si è scagliato contro di lei con estrema violenza, colpendola ripetutamente.
Il fatto
È così che una tranquilla vacanza si è trasformata in un incubo per una turista 30enne di origini polacche, residente in Germania. L’aggressione è avvenuta nella serata di martedì 2 settembre a Sottomarina di Chioggia (Venezia), a pochi metri dall’alloggio che la donna aveva affittato per trascorrere qualche giorno di ferie in Italia con il compagno e il figlio di 12 anni. Il presunto responsabile, un giovane di 25 anni residente nella zona, è stato successivamente individuato dai carabinieri e condotto in caserma per essere interrogato.
L'aggressione
Tutto è avvenuto in pochi secondi. La violenta aggressione è avvenuta in via Vittor Pisani. il ragazzo, con il volto coperto da un casco, si è avvicinato alla vittima con una grossa lama e ha iniziato a colpirla con una raffica di colpi. Una furia a cui la 30enne ha provato a opporsi in ogni modo, ma rimanendo ferita in tutto il corpo.
Oltre 10 le coltellate che per fortuna non hanno raggiunto nessuno organo vitale. La violenza dell’assalto si è arrestata solo grazie all’intervento di alcuni residenti, accorsi in strada dopo aver udito le grida disperate della donna. Sono stati proprio loro a mettere in fuga l’aggressore. La vittima è stata poi soccorsa dal personale sanitario e trasportata d’urgenza in ospedale, dove è attualmente ricoverata in rianimazione. Le sue condizioni sono gravi, ma secondo i medici non sarebbe in pericolo di vita.
Fermato un 25enne
L’uomo ritenuto responsabile dell’aggressione, inizialmente non identificato, è stato successivamente individuato dai carabinieri grazie alle segnalazioni dei testimoni, che avevano notato la moto usata per la fuga. Si tratta di un 25enne residente a Sottomarina, raggiunto poco dopo dalle forze dell’ordine e accompagnato in caserma per l’interrogatorio. Resta da capire, nelle prossime ore, se l’audizione abbia portato a una confessione o se verrà formalizzato un provvedimento di fermo.
Secondo quanto riferito da alcuni residenti al Corriere, a far scattare l’allarme sarebbero state le grida disperate della donna, che hanno spinto diversi abitanti ad affacciarsi. "Abbiamo sentito urlare e siamo corsi a vedere cosa stava succedendo", racconta un testimone. "Era ferita, perdeva sangue dalla testa, dalle mani e dal collo. Non piangeva, chiedeva solo dove fosse il suo cane". Il suo compagno a quattro zampe, Lucky, si è allontanato durante l’aggressione ed è tuttora irreperibile.
Al momento, il gesto resta privo di un movente chiaro e gli investigatori sono al lavoro per ricostruire con precisione dinamica e contesto
dell’aggressione. La donna non è stata derubata né vittima di molestie, e l’attacco sembra essere avvenuto senza alcuna apparente motivazione. Un atto di violenza inspiegabile, che avrebbe potuto concludersi in modo ancora più tragico.