Cronaca nera

Il messaggio, i vicini, la superstite: i punti oscuri sulla strage di Palermo

Dopo il triplice omicidio familiare confessato da Giovanni Barreca diversi aspetti della macabra vicenda restano ancora senza risposta. All'origine di tutto ci potrebbe essere il fanatismo religioso. Ma non solo. Una vicina: "Antonella voleva tornare a Novara"

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C'è una comunità sconvolta dalla strage di Altavilla Milicia (Palermo). In molti piangono la morte di Antonella Salamone, 41 anni, moglie di Giovanni Barreca e di due dei loro tre figli, Kevin di 16 anni ed Emanuel di 5. Ci sono diversi punti ancora oscuri su ciò che è accaduto, su cui sta indagando la Procura di Termini Imerese per cercare di venire a capo di una vicenda macabra che potrebbe avere risvolti che vanno al di là del fanatismo religioso.

Il messaggio

C'è un messaggio inquietante, ricevuto da uno dei compagni di classe del liceo artistico Renato Guttuso di Bagheria e inviato da Kevin Barreca. Il 4 febbraio, la domenica precedente il triplice delitto, Kevin aveva scritto che c'erano i demoni in casa. A raccontarlo è lo stesso compagno di scuola: "I demoni avrebbero ucciso e distrutto la loro famiglia. Mi aveva anche detto che erano entrate in casa due persone che credo venissero chiamate fratelli di Dio".

Assenti da scuola da una settimana

Maria Rita Chisesi, dirigente scolastica del liceo Guttuso, ha raccontato ai giornalisti che i ragazzi erano assenti da lunedì scorso. Gli insegnanti dopo alcuni giorni avevano chiamato a casa e i due alunni avevano detto che stavano male."Con l'influenza di questo periodo non ci siamo allarmati - ha raccontato ai cronisti Chisesi - anche perché avevano sempre frequentato regolarmente".

Il ruolo della superstite

La sorella più grande, l'unica sopravvissuta alla strage, adesso si trova in una comunità protetta. All'arrivo dei carabinieri, dopo la telefonata di Barreca, era nella stessa stanza dei fratelli morti, in stato confusionale, e lì sarebbe quindi rimasta per ore. Ai carabinieri appena l'hanno salvata ha sussurrato che c'era il demonio in casa e che il padre aveva ucciso i suoi fratelli. Secondo la vicina di casa, Giovanni avrebbe rispamiato la figlia perché era la sua "preferita".

Il ruolo della coppia di amici

Massimo Carandente e la convivente Sabrina Fina, entrambi di Palermo, sono state arrestati dalla procura di Termini Imerese con l'accusa di omicidio plurimo e soppressione di cadavere. Per loro la contestazione è di concorso in triplice omicidio e, secondo gli inquirenti, i due avrebbero istigato Barreca a sbarazzarsi di quasi tutta la sua famiglia per liberarsi dal demonio.

La conoscente

"Alcuni giorni fa, mi pare giovedì, ho provato a chiamare Kevin al telefono, ma il ragazzo mi ha riposto solo dopo diversi squilli e mi ha detto, sussurrando piano piano, che non poteva parlare. Dopo di che ha chiuso la telefonata e non l'ho più sentito". A parlarne alle forze dell'ordine è una conoscente della famiglia di Altavilla Milicia.

La vicina: "Giovanni picchiava Antonella"

Una vicina della coppia racconta come Giovanni fosse strano nei suoi gesti e che continuiva a ripertere alcuni passaggi della Bibbia."Era diabolico - racconta una donna -.

Antonella voleva tornare a Novara, qui non voleva più vivere e lui più di una volta le ha alzato le mani".

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