Le telefonate, la foto e la ciocca di capelli in tasca. L'ultimo orrore di De Maria

L'uomo ha chiamato la madre e la cognata con il cellulare di Chamila, poi abbandonato in un cestino. Si è gettato dalla terrazza del Duomo con un'immagine della donna strappata dalla carta d'identità

Le telefonate, la foto e la ciocca di capelli in tasca. L'ultimo orrore di De Maria
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Il caso Chamila Wijesuriya continua a infittirsi di dettagli inquietanti, e con il passare del ore emergono nuovi particolari sugli ultimi attimi di vita di Emanuele De Maria dopo l'orrore e prima del suicidio. Venerdì alle 15:13 la telecamera di via Massimo Gorki a Cinisello Balsamo immortala i due sul vialetto. Dopo circa 15 minuti il contapassi sul cellulare della donna non indica più segni di movimento. Passate le 17, le videocamere di sorveglianza della metro riprendono l'uomo che scende le scale della fermata Bignami. E non sfugge un elemento: con sé ha la borsetta a tracolla della 50enne.

A distanza di diverse ore, sono ancora diversi i misteri sul delitto commesso a Milano. Dubbi e sospetti a cui bisognerà dare una risposta precisa dopo gli approfondimenti e le analisi del caso. Intanto il Corriere della Sera ha reso note alcune novità, a partire dalle telefonate di De Maria prima alla mamma Annamaria e poi alla cognata. "Vi chiedo perdono, ho fatto una cazz...", sono le parole riportate dal quotidiano. Chiamate effettuate con il cellulare di Chamila, abbandonato in un cestino e infine ritrovato da un addetto Atm che sente il telefonino squillare senza sosta. Dall'altra parte c'è il marito di Chamila, che prova a mettersi in contatto con lei dopo che non si era presentata al lavoro.

De Maria inizia a girare per la città, ma c'è un vuoto: ricompare sabato alle 6:15 in via Napo Torriani, dove si scaglia contro il collega Hani Fouad Abdelghaffar Nasra e prova a ucciderlo. Nel frattempo dove è stato e cosa ha fatto? Poi fa perdere di nuovo le proprie tracce; gli investigatori valutano tutte le ipotesi, persino quella di una fuga in Germania. Ma l'uomo resta a Milano, e improvvisamente decide di farla finita. Sale in una delle terrazze del Duomo e si getta nel vuoto. In tasca viene ritrovata non solo la foto della vittima (strappata dalla carta d'identità), ma anche una ciocca di capelli che potrebbe appartenere alla donna.

Sempre il Corriere riporta le parole del marito di Chamila, che aveva messo in guardia la donna quando al lavoro era arrivato De Maria: "Le ho detto: 'Stai attenta, perché ha ucciso una donna'".

All'uomo non era mai capitato di non sentirla anche solo per un giorno. "Era uscita lasciando la verdura sul tavolo. Continuavo a chiamarla ma non rispondeva", ha aggiunto. E alla fine il telefonino è stato trovato in un cestino.

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