Villa Pamphilj, cosa sappiamo di Rexal Ford: il nome diverso e la carta di credito pur essendo un clochard

Fermato in Grecia, l'uomo ha dichiarato di essere il padre della bambina ed è accusato di omicidio, eppure ci sono delle cose che non tornano

Villa Pamphilj, cosa sappiamo di Rexal Ford: il nome diverso e la carta di credito pur essendo un clochard
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In queste ore c'è grandissima attenzione sulla misteriosa figura di Rexal Ford, l'uomo arrestato in Grecia che potrebbe essere il responsabile della morte della neonata rinvenuta senza vita nel parco di Villa Pamphilj. Il 46enne è stato fermato sull'isola di Skiathos due giorni fa, e pare sia legato sia alla bimba che alla mamma, entrambe trovate morte.

Ma cosa sappiamo di Rexal Ford? In realtà la sua figura è avvolta dal mistero, perché molte cose non tornano. Interrogato dagli inquirenti, il soggetto ha dichiarato di essere il padre della bambina, ma anche questo aspetto è da verificare. Proseguendo nelle indagini, gli investigatori hanno subito riscontrato altre irregolarità. Per esempio, nei registri anagrafici degli Stati Uniti (l'uomo sarebbe un cittadino americano, come la donna e la piccola) risulta iscritto con un altro nome. Un nome diverso da quello sul passaporto, giudicato però valido. Nella speranza di saperne di più, un campione di DNA dell'indagato è già stato inviato alla Polizia scientifica italiana. Dai test di laboratorio sapremo se Ford è realmente il padre della bimba di pochi mesi.

Nelle prossime ore, le autorità italiane formalizzeranno la richiesta di estradizione del 46enne, che dalla Grecia sarà mandato in Italia (anche se potrebbe essere richiesto anche dagli Usa). Le accuse nei suoi confronti sono gravissime, anche se gli inquirenti, per adesso, non vogliono e non possono sbilanciarsi. Tutto è ancora da ricostruire. Al momento il californiano è indagato per l'omicidio della bambina e per la soppressione del cadavere della donna.

Gli inquirenti stanno analizzando tutto nella speranza di ricostruire tutti i suoi spostamenti. Fondamentale sarà la verifica delle celle telefoniche. Al vaglio anche i contenuti del suo smartphone.

Un altro aspetto su cui fare chiarezza è la vita condotta da Ford. L'uomo è stato visto aggirarsi per le strade come un clochard, tuttavia è in possesso di carta di credito. Dai movimenti bancari risulta l'acquisto dei biglietti per la Grecia, dove si è spostato dopo la morte della bambina. Una volta arrestato, il 46enne si è detto padre della neonata, ma non ha detto nulla sulla donna. Gli inquirenti pensano che i due si siano sposati a Malta. Fondamentale sarà il riconoscimento della donna, di cui ancora non è stata resa nota l'identità.

Stando alle ultime informazioni trapelate, non si conoscono ancora le ragioni per le quali il 46enne si trovava in Italia.

Ford si spacciava come sceneggiatore, forse giocando su un caso di ominimia (ci sarebbe davvero un connazionale con quel nome che lavora nel campo cinematografico). Deciso a portare avanti la sceneggiata, l'uomo avrebbe addirittura presentato un progetto a una casa produttrice romana. Si sarebbe trattato di un film ambientato a Firenze.

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