Vincenzo Lanni resta in carcere. Lo ha deciso la gip di Milano Rossana Mongiardo convalidando il fermo indiziato di delitto per il 59enne accusato del tentato omicidio aggravato di Anna Laura Valsecchi, la 43enne accoltellata lunedì mattina in piazza Gae Aulenti con una lama lunga 23 centimetri. "Il mio obiettivo era colpire un dipendente Unicredit. Io lavoravo per Unicredit e sono stato buttato fuori. Mi sono appostato nel luogo dove è avvenuto il fatto con lo scopo di colpire il mondo della finanza presso cui ho lavorato" avrebbe dichiarato l'uomo durante l'interrogatorio di questa mattina.
La gip: "Voleva colpire da 5 giorni"
Nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere la gip scrive che "con tutta evidenza" Lanni avrebbe maturato il "proposito omicidiario" per "cinque giorni", salvo poi colpire e ferire gravemente Valsecchi attorno alle ore 9 di lunedì 3 novembre. Lo confermerebbe il fatto che il 59enne, originario della provincia di Bergamo e già condannato per due tentati omicidi commessi nel 2015, aveva effettuato "nuovamente una perlustrazione" nella piazza in zona Porta Nuova a Milano prima di aggredire la 43enne. Quanto all'aggravante della premeditazione, si legge ancora nell'ordinanza, sarebbe da rincodurre al momento in cui l'indagato si è procurato il coltello, ossia la scorsa settimana.
"È pericoloso"
La gip ha riconosciuto le esigenze cautelari per il pericolo di fuga e di reiterazione del reato oltre alla "pericolosità sociale" dell'indagato che, durante l'interrogatorio di convalida del fermo, ha raccontato "con estrema lucidità" i fatti e "con la convinzione di aver agito correttamente, sentendosi vittima dell'ingiustizia del sistema". Il 59enne, come riportato nelle 20 pagine del provvedimento, ha spiegato il suo gesto con la volontà di colpire un "simbolo del potere economico".
Il testimone: "Lanni manifestò intenzioni violente contro la politica"
Secondo quanto riporta l'Ansa, un operatore '4Exodus' di Gallarate ha raccontato che in passato Lanni aveva manifestato "intenzioni violente contro la politica". Sentito dagli investigatori, il teste avrebbe fatto riferimento a un episodio specifico: Il 10 dicembre del 2024 il 59enne, all'epoca ospite della comunità in provincia di Varese, si era "allontanato volontariamente" dalla struttura, salvo poi recarsi nella vicina stazione ferroviaria e "manifestare pensieri deliranti contro la politica".
Il 30 ottobre scorso, ovvero quando Lanni si era allontanato dalla comunità, "il personale" aveva deciso di "riaccompagnarlo all'ospedale di Gallarate per una rivalutazione psichiatrica", avrebbe raccontato ancora l'operatore di '4Exodus', ma l'uomo si sarebbe mostrato contrariato e avrebbe deciso di recarsi a Milano.