Anziano uccide la moglie con un colpo di fucile e poi si spara

L'anziano di 84 anni ha sparato alla moglie con un colpo di fucile calibro 12 e poi si è tolto la vita. La donna era malata da tempo

Anziano uccide la moglie con un colpo di fucile e poi si spara

Erano distesi l'uno accanto all'altro, già senza vita, quando i militari della Compagnia di Randazzo hanno fatto irruzione nel loro appartamento. Accanto ai corpi senza vita dei due anziani coniugi, di 84 e 81 anni, c'erano un fucile da caccia e due colpi appena esplosi.

Omicidio-suicidio. È stata questa la prima ipotesi formulata dai carabinieri sulla scena del delitto. Le lenzuola del letto insanguinate e la porta di casa chiusa, con la chiave ancora inserita nella toppa, hanno fugato subito ogni dubbio sulle circostanze dell'accaduto. Nessun segno di violenza sarebbe stato riscontrato sui corpi delle due vittime.

I fatti risalgono a domenica 22 dicembre, a Randazzo, tranquilla cittadina in provincia di Catania. Stando a quanto si apprende dal quotidiano La Sicilia, a dare l'allarme sarebbero stati alcuni parenti dell'anziana coppia, preoccupati di non ricevere più loro notizie da qualche giorno. Così, l'insolita sparizione è stata segnalata ai carabinieri che, i tempi rapidissimi, si sono precipitati presso la casa di via Raffaello per accertamenti. Ma dopo aver fatto irruzione all'interno dell'appartamento, si sono ritrovati davanti ai corpi esanime di Antonio Mobilia (84) e Rosa D'Amico (81), entrambi riversi in una pozza di sangue in camera da letto.

Da una prima ricostruzione della vicenda, sembrerebbe che l'84enne abbia sparato un colpo di fucile calibro 12 alla moglie e poi abbia deciso di farla finita subito dopo. Le ragioni sottendenti il gesto estremo non sono ancora state chiarite ma, dalle prime formulazioni degli investigatori, si esclude l'eventualità di un assassinio premeditato con efferatezza. È probabile, infatti, che l'anziano abbia voluto alleviare con la morte le sofferenze della coniuge, gravemente malata di tumore da tempo. Dopodiché avrebbe aperto il fuoco contro sé stesso, intenzionato a seguire la sua compagna di vita.

Le salme delle due vittime sono state trasferite

all'obitorio del policlinico di Catania subito dopo il ritrovamento e resteranno a disposizione degli inquirenti fino all'esito degli esami autoptici. Per ora, l'ipotesi più accreditata resta quella dell'omicidio-suicidio.

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