Cronache

Bella Ciao inno nazionale, Lillibet e Conte: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: la figlia di Harry e Meghan, manovre di Renzi per il Quirinale e il coprifuoco

Bella Ciao inno nazionale, Lillibet e Conte: quindi, oggi...

- è nata la figlia di Harry e Meghan. Lilibet "Lili" Diana Mountbatten-Windsor. Peccato per lei abbia più sillabe che probabilità di diventare una regina

- grande idea del Pd, che di questi tempi se ne intende eccome di priorità. L’ultima trovata è quella di rendere Bella Ciao un inno ufficiale e di imporre per legge di suonarlo dopo l’inno di Mameli alle cerimonie per il 25 aprile. In questo modo pure Meloni, per dire, se si trovasse ad essere governatore di Regione un giorno dovrebbe far suonare la marcetta partigiana in sua presenza. Polpettone avvelenato. Ma è già tanto che non abbiano proposta di sostituire del tutto l’inno nazionale

- la tragedia delle partite di calcio spezzatino, sapete qual è? Che non esisterà più “tutto il calcio minuto per minuto” in radio. Dite pure addio a quell’attesa tremenda che intercorreva tra un collegamento e l’altro dal campo della squadra del cuore. O ancora peggio quei secondi interminabili si bloccava la telecronaca, sentivi l’esultanza di sottofondo dello stadio che chiedeva il collegamento e speravi che il telecronista dicesse: “Gol della Lazio…”. Vi prego, ridateci il calcio di una volta

- sul suicidio di Seid c’è poco da dire. Chi ha vissuto più o meno da vicino il gesto estremo di un amico, di un allenatore o di un compagno di classe sa che dietro quell’addio alla vita c’è molto più di una lettera scritta due anni fa. E se papà e mamma dicono che il razzismo non c’entra nulla, credeteci e state zitti. Che fate più bella figura. Quale motivo c’è di renderlo post mortem uno strumento delle vostre battaglie buoniste? Sciacalli

- si sono detti addio, davvero, il M5S e Casaleggio. Dopo mesi in attesa di qualcosa, forse a breve sapremo cosa diventarà il neo-Movimento dell’ex premier. Già, cosa sarà? Un parlamentare grillino rivela: "Travaglio e Scanzi restano un importante appoggio ideologico per Conte”. E se la linea politica la detteranno loro, il manettaro e il caregaver, siamo a cavallo. A 'sto punto meglio Casalino

- pure Renzi si muove per il Quirinale. Pare abbia iniziato a proporre il nome di Casini, è difficile possa sedere sulla sedia per lui più ambita. L’unico obiettivo renziano per ora è: sbarrare la strada a Draghi, che se resta a Palazzo Chigi non costringe il Paese alle elezioni e rimanda le urne al 2023. Per quel giorno Matteuccio spera di aver trovato un po’ di voti sotto il cavolo. O almeno un’altra occupazione

- da domani il coprifuoco passa alle 24. Ah perché qualcuno lo rispettava ancora?

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