"Le donne iraniane amano andare in bici", così sfidano la fatwa sui social

Centinaia di foto di donne iraniane in bicicletta per ribellarsi all'ultima imposizione di Khamenei

"Le donne iraniane amano andare in bici", così sfidano la fatwa sui social

Secondo Ali Khamenei, la guida suprema dell'Iran, per una donna andare in bicicletta sarebbe pericoloso: attira troppo l’attenzione degli uomini, esponendo la società alla corruzione e mettendo a rischio la verginità. È per questi motivi che Khamenei ne ha vietato l'utilizzo. Ma le donne iraniane non ci stanno e attraverso twitter stanno cercando di ribellarsi a questa imposizione che reputano insensata.

Utilizzando l'hashtag #IranianWomenLoveCycling (Le donne iraniane amano andare in bici) stanno postando fotografie e video mentre pedalano in luoghi pubblici. A lanciare l'iniziativa è stata la giornalista, esule in Gran Bretagna, Marih Alinejad che, con il suo movimento My Stealthy Freedom (la mia libertà clandestina), è impegnata da anni nella lotta contro il velo obbligatorio. In questa occasione ha invitato le sue connazionali a lottare per rivendicare il loro diritto di andare in bicicletta.

Gli oppositori del consiglio nazionale della resistenza iraniana hanno così commentato situazione: "Questa fatwa e le dichiarazioni risibili del dittatore iraniano, che mostrano tutta la natura integralista dei mullah al potere in Iran, non suscita che derisione e indignazione tra la la popolazione, in particolare tra le donne".

Non è la prima volta che alle donne di fede islamica viene proibito di andare in bicicletta. Ed è successo anche in Italia.

Nel febbraio scorso il presidente del centro islamico di Milano, Ali Abu Shwaima, definì la donna un diamante, sostenendo che per questo motivo "è più decoroso e di rispetto per una donna che non vada in bicicletta".

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