Cronache

Genovese, parla la fidanzata: "Lo assecondavo nei rapporti a tre e con la droga per amore"

Sarah Borruso, fidanzata di Alberto Genovese, ha svelato agli inquirenti di sentirsi dispiaciuta per quanto accaduto alle ragazze abusate dal fidanzato

Genovese, parla la fidanzata: "Lo assecondavo nei rapporti a tre e con la droga per amore"

Continuano ad emergere particolari dalle indagini condotte dagli inquirenti, sulle violenze commesse da Alberto Genovese su diverse ragazze, che ora denunciano gli abusi. Ma c’è un'altra figura che, come si apprende dal Corriere della Sera, ora ammette le sue responsabilità. Parliamo di Sarah Borruso, fidanzata dell’imprenditore napoletano, che nell’interrogatorio del 21 dicembre riguardo al suo coinvolgimento negli eventi, ammette di non essere "stupita” delle accuse a lei rivolte.

La Borruso è stata accusata di aver partecipato a ben due delle violenze sessuali per cui è imputato Genovese. “Certamente un po' sì. Ho capito di dover chiarire il mio ruolo nella vita di Alberto Genovese”, chiarisce la ragazza, che a quanto si apprende, era presente durante le presunte violenze commesse dal fidanzato su una ragazza di 23 anni, a Villa Lolita ad Ibiza. "I rapporti a tre erano una scelta di Alberto. A me non piacevano in particolar modo”, spiega agli inquirenti Sarah, affermando di aver “assecondato” le pratiche sessuali solo per compiacerlo. "Li assecondavo ed assecondavo i suoi desideri sessuali. Non era una cosa che partiva da me. Non c' era complicità prima del fatto, cioè non c' era un accordo su chi dovesse stare con noi... io mi trovavo nelle situazioni”.

Sarah Borruso dichiara di essere stata soggiogata dal suo partner, i cui desideri perversi, uniti al continuo consumo di droga, hanno fatto si che partecipasse a diversi ménage a trois. La personalità di Alberto Genovese, ha dichiarato la ragazza, era così forte da sfociare nella minaccia di lasciarla, se non lo avesse assecondato nelle sue richieste. Al pm, che durante l’interrogatorio le ha chiesto se avesse mai detto di no al fidanzato, Sarah risponde: “No, perché lui aveva una personalità più forte. Io ero disposta ad assecondarlo perché ero innamorata ed avevo paura di perderlo. Spesso mi minacciava che avrebbe voluto ritornare con (...) la sua ragazza precedente, che lo assecondava di più. Ho dovuto mettere da parte la mia personalità e di questo mi dispiaccio”.

Il modus operandi con cui venivano “reclutate” le giovani era sempre lo stesso, spiega Sarah, quando rivela perché l'imprenditore avesse scelto di ospitare la 23enne e un’amica a Villa Lolita.“Erano di bella presenza, simpatiche e poi facevano entrambe uso di droghe, motivo per cui gli invitati venivano anche scelti, perché così Alberto si sentiva maggiormente a suo agio”. Borruso racconta anche come si svolgevano le giornate sull’isola: “Dal nostro arrivo sull' isola non abbiamo dormito per quattro giorni consecutivi, consumando droghe e festeggiando senza la percezione del tempo che passava”.

La 23enne che ha accusato Alberto Genovese di aver abusato di lei ha raccontato di essersi svegliata dolorante, con segni ai polsi e alle gambe e senza ricordarsi nulla. Ma la Borruso, benché dispiaciuta, afferma che nessuno ha fatto violenza alla ragazza, e che questa era consenziente sia ad assumere droghe che a fare sesso. Dalle indagini è emersa un’altra probabile violenza su una ragazza dell’Est, la quale ha dichiarato di essere stata stuprata nella casa milanese di Genovese. "L' ho vista solo due o tre volte a casa di Alberto. Non ho ricordi precisi. Sicuramente ci siamo trovati in camera io, lei e Alberto. Io ho avuto la percezione che lei fosse attratta da me e questo mi ha colpito”.

Ora Sarah afferma di aver chiuso con la droga:"Devo dire che già prima dei fatti che hanno coinvolto Genovese avevo deciso di smettere e questo è stato motivo di litigio con lui. Ho una percezione della vita molto diversa da quella che avevo fino a un paio di mesi fa e conduco una vita sana e regolare".

Alberto Genovese si trova nel carcere di San Vittore, dove è stato portato a seguito dell'accusa di aver stuprato, sequestrato e drogato una diciottenne, durante una festa nella sua Terrazza Sentimento milanese, lo scorso ottobre.

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