Cronache

Musica e droga: un rave in piena città. "Sala e Lamorgese dove sono?"

Nella notte tra sabato e domenica è stato bloccato un rave party con la partecipazione di 300 giovani. Alcune persone sono state denunciate per spaccio di eroina

Musica e droga: un rave in piena città. "Sala e Lamorgese dove sono?"

Festini illegali, fiumi di alcol e rave party con centinaia di persone in strada. E ancora, mercati dello spaccio a cielo aperto e musica a tutto volume in ogni angolo della città. È la fotografia di Milano alla vigilia della ripartenza economica e sociale sul finale della pandemia. Un copione che si ripete identico dall'alba al tramonto di un nuovo giorno gettando nello sconforto gli operosissimi cittadini del capoluogo lombardo. "Vediamo se almeno questa volta Sala vorrà chiedere scusa ai Milanesi", tuona l'onorevole Marco Osnato di Fratelli d'Italia. Nella notte tra sabato e domenica sono scattati due arresti per eroina durante l'intervento della polizia per interrompere il rave che era in corso in un ex ditta di spedizioni in via dei Pestagalli. "Il sindaco si gira dall'altra parte dinanzi a queste illegalità diffuse", rincara la dose Ricardo Truppo candidato al Consiglio comunale per FDI. La vicenda fa da eco al rave party di ferragosto nel Viterbese: una 25enne è morta dopo 6 giorni di beat forsennati e stupefacenti, due ragazze sono state stuprate e decine di giovani sono finite in coma etilico. "Dove sono Sala e Lamorgese?", s'indigna il leader della Lega Matteo Salvini.

Il rave party nella notte: 300 giovani e spaccio di eroina

A vederla così quasi non la si riconoscerebbe. Eppure si tratta proprio di Milano, la metropoli che tutto il mondo ci invidia, culla della moda e dell'alta finanza. Da mesi (ormai) è di scena "la fiera dell'illegalità" con rave party e festini abusivi neanche fosse il Festival di Woodstock. Nella notte tra sabato e domenica, gli agenti della Mobile hanno bloccato un rave party che era in corso nello stabile dismesso di via Pestagalli 5, già sede della ditta Tel (Trasporti Spedizioni Depositi), a cui avrebbero partecipato circa 300 giovani.

All'interno della struttura era presente anche l'organizzatore del festino che, dopo l'identificazione, è stato segnalato all'autorità giudiziaria. Al termine dei controlli, alcune persone sono state arrestate per spaccio di eroina. Si tratta di due italiani, uno di 30 l'altro di 38 anni, sorpresi con circa 40 grammi di stupefacente nei pantaloni. Nella medesima circostanza, è stato individuato anche un 19enne in possesso di 4 grammi di hashish e 0,55 di Mdma.

Salvini: "Lamorgese e Sala dove sono?"

Sulla vicenda è intervenuto anche il leader della Lega Matteo Salvini: "Milano. Rave party abusivo in via dei Pestagalli (zona Rogoredo), musica alta, chiasso e presenza di droghe e stupefacenti. Residenti allo stremo. - scrive il capo del Carroccio in un post su Facebook - Così non va bene. Lamorgese e Sala, dove siete?!?".

Promette battaglia e rilancia la denuncia anche Fratelli d'Italia: "Il Sindaco Sala oltre a girarsi dall'altra parte davanti a queste illegalità ormai diffuse e senza controllo - dice Ricardo Truppo candidato al Consiglio comunale per FDI - , fa un torto ai tanti cittadini che continuano a denunciare senza riscontro per gli enormi disagi che subiscono sotto casa. Possibile che i comuni cittadini debbano riempire pagine e pagine di scartoffie per organizzare anche un semplice banchetto, rischiando multe salatissime e gli "amici degli amici" possono permettersi di tutto!?".

Fdi: "Sala chieda scusa ai Milanesi"

Lancia l'allarme per l'illegalità diffusa nel capoluogo lombardo anche Marco Osnato di Fratelli d'Italia. "Il centro sinistra milanese con Beppe Sala si omologa a quello nazionale che ha difeso La Morgese dall'inerzia avuta nel Rave Party di Viterbo. - tuona l'onorevole FDI - Milano non è da oggi al centro di violenze e attività illegali imposte da pochi nei confronti di tutti. Vediamo se almeno questa volta Sala vorrà chiedere scusa ai Milanesi che per evitare ancora si incorra in questi scempi finalmente potranno votare il centro destra e il Sindaco Bernardo".

"Gestione ridicola della sicurezza"

"Il rave party illegale scoperto all'alba di ieri in via Pestagalli e via Medici del Vascello è solo l'ultimo episodio di degrado e abusivismo che coinvolge l'ex centro direzionale. Gli uffici da anni sono oggetto di occupazione da parte di cittadini nordafricani e rom irregolari. La situazione ormai è fuori controllo come dimostra questo rave che ha coinvolto centinaia di giovani". Lo affermano i candidati di Fratelli d'Italia al Consiglio comunale, Chiara Valcepina e Francesco Rocca, che proprio questa mattina sono andati sul posto per un sopralluogo. "Non è la prima volta che in questo edificio vengono organizzati rave e feste abusive che disturbano il riposo di chi abita nella zona, - spiegano i due esponenti FDI -ma soprattutto creano insicurezza e degrado. E' noto che qui ci sia spaccio di droga, anche perché questo edificio occupato si trova in una posizione strategica: vicino alla stazione di Rogoredo e al passante ferroviario. Non è un caso che proprio nelle vicinanze sia sorto il famigerato boschetto della droga, che ha attirato tossicodipendenti e pusher da tutto il Nord Italia”.

La situazione di degrado denunciata da Valcepina e Rocca è gravissima coinvolgendo "giovani e giovanissimi. La gestione della sicurezza è ridicola: a partire dal ministro dell'Interno e fino al Comune non esiste un programma serio per contrastare questi fenomeni". La gestione disastrosa del rave party di Viterbo potrebbe rischiare di diventare ordinaria amministrazione: "I fatti di Viterbo rischiano di diventare un esempio negativo – concludono i due canditati di Fratelli d'Italia -. Gli organizzatori sono impuniti, così come i partecipanti. Eppure girano alcol e droga. A Viterbo molte persone sono state male, ci sono stati presunti stupri e molestie. Episodi nei confronti dei quali non si agisce con durezza e che per questo rischiano di fare da apri pista per altre situazioni simili in tutta Italia.

A partire da questo rave alla periferia Est di Milano".

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