
Il mondo è cambiato in meglio sabato sera grazie ai devastanti attacchi americani alle principali strutture nucleari iraniane. Come ha detto il primo ministro Giorgia Meloni, "un Iran dotato con armi nucleari è una minaccia per tutti noi".
Un Iran nucleare rappresenta una minaccia inaccettabile per la sicurezza globale. L'idea che il mondo civilizzato possa permettere al principale Stato sponsor del terrorismo e alla principale fonte di instabilità regionale di acquisire armi nucleari è più che assurda. I missili balistici iraniani sono già a distanza di tiro dall'Europa e senza dubbio userebbero la minaccia nucleare - combinata con cellule terroristiche in tutto il continente e con la minaccia di interrompere le rotte commerciali e le forniture energetiche - per estorcere alla comunità internazionale la possibilità di permettere al regime di comportarsi esattamente come vuole. Inoltre, la bomba iraniana avrebbe dato il via a una corsa agli armamenti in una regione già instabile e popolata di movimenti islamisti millenaristi.
Incredibilmente, c'è chi sostiene che agli Stati Uniti mancasse un chiaro casus belli per intraprendere questi attacchi. Ciò ignora sia le prove sempre più evidenti della corsa dell'Iran verso la capacità nucleare, sia il fatto che l'Iran è in guerra con l'America - e con il mondo occidentale in generale - fin dal 1979.
Negli ultimi dieci anni, il presidente Trump è stato chiaro sul fatto che non avrebbe permesso alla Repubblica islamica di acquisire armi nucleari. Ha dato a Teheran tutte le opportunità di negoziare, ma non è caduto nella tattica del regime di tenere l'America e l'Europa concentrate sulla diplomazia mentre correvano verso l'escalation nucleare.
Questi attacchi incarnano la visione della politica estera che abbiamo perseguito durante il mio mandato di Segretario di Stato nella prima amministrazione Trump. Abbiamo abbandonato le disastrose politiche iraniane dell'amministrazione Obama e siamo passati dall'acquiescenza all'imposizione di costi reali per il cattivo comportamento dell'Iran.
Naturalmente, nessuno di questi risultati è privo di rischi. So per esperienza di governo quanto sia seria la minaccia delle cellule terroristiche iraniane in Europa e in America e che c'è il rischio concreto che questa dittatura indebolita si scateni. Ma se il regime iraniano ha una parvenza di razionalità, dovrebbe riconoscere il grave rischio di ritorsione. Non ho dubbi sul fatto che un attacco terroristico su larga scala o un attacco alle truppe americane riceverebbe una risposta rapida e spietata. A dispetto di quanto sostengono alcuni critici, il governo americano non ha alcuna intenzione di impegnarsi in qualcosa che vada oltre un'operazione limitata a distruggere il programma nucleare iraniano - Teheran dovrebbe fare tutto ciò che è in suo potere per garantire che rimanga tale.
Non fraintendetemi: non è finita e c'è ancora del lavoro da fare per assicurare che il programma nucleare iraniano sia completamente smantellato. Spero che i nostri alleati in Europa siano al nostro fianco mentre compiamo i passi necessari per assicurare che questa minaccia alla sicurezza globale sia neutralizzata.
Il presidente Ronald Reagan ha vinto la guerra fredda grazie alla politica della "pace attraverso la forza", garantendo che l'America e i suoi alleati non potessero essere intimiditi
dall'Unione Sovietica grazie alla nostra supremazia militare. Applicando la sua linea rossa sulle armi nucleari, il presidente Trump ha portato avanti questo dettame nel XXI secolo, e il mondo oggi è più sicuro grazie a questo.