Cronache

"L'ho uccisa io, non mi importa". Il padre di Saman confessa l'omicidio

L'uomo avrebbe confessato il delitto al telefono con un familiare, non sapendo di venire intercettato. Il padre risulta ancora latitante: "L'ho uccisa per il mio onore, per la mia dignità"

"L'ho uccisa io, non mi importa". Il padre di Saman confessa l'omicidio

"L'ho uccisa io". È quanto avrebbe detto al tefono con un parente Shabbar Abbas, il padre di Saman, la 18enne sparita da Novellara nella notte del 30 aprile 2021 e sulla cui scomparsa la Procura di Reggio Emilia ha aperto un fascicolo d'inchiesta per omicidio. Secondo gli inquirenti, la giovane pakistana si sarebbe opposta alle nozze forzate con un cugino in patria, motivo per cui sarebbe stata uccisa dai familiari a difesa dell'onore e della rispettabilità del clan.

L'intercettazione

Il contenuto della telefonata è agli atti del processo che prenderà il via a febbraio del 2023. Tre dei cinque indagati, due cugini e uno zio di Saman, si trovano in carcere. I genitori, invece, sui quali spicca un mandato di cattura internazionale, sono ancora latitanti. Verosimilmente, dopo il presunto omicidio, avrebbero fatto ritorno in Pakistan. Un'ipotesi avvalorata, almeno in parte, dal contenuto della "nuova" intercettazione. Si tratta, come ben precisa il Corriere.it, di una conversazione risalente all'8 giugno del 2021, un mese dopo che la vicenda aveva fatto capolino su tutte le pagine dei quotidiani nazionali. Nel corso della conversazione, il padre della ragazza avrebbe rivelato a un familiare di aver ucciso la figlia.

"Non me ne frega nulla: è per il mio onore"

"Per me, la dignità degli altri non è più importante della mia - diceva Shabbar al telefono con il parente - Io ho lasciato mio figlio in Italia (il fratello minore della ragazza che ora si trova in una struttura protetta ndr)". E poi, ancora: "Ho ucciso mia figlia e sono venuto, non me ne frega nulla di nessuno". Il familiare che avrebbe raccolto la presunta confessione dell'uomo è stato già sentito dai carabinieri. Shabbar gli avrebbe intimato di "non parlare". "Io già sono rovinato, - sarebbero state le sue parole - avete parlato di me in giro, non lascerò in pace la vostra famiglia". Quindi avrebbe ribadito: "L'ho uccisa io, l'ho uccisa io per la mia dignità e per il mio onore".

Infine, una frase sibillina: "Noi l'abbiamo uccisa".

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