Cronache

Scatta l'allarme nei porti ma tagliamo chi ci difende

Innalzato il livello di allerta ne porti e sulle navi passeggeri. Il governo taglia la polizia e i Vigili del Fuoco che operano negli scali

Scatta l'allarme nei porti ma tagliamo chi ci difende

Sale a 2 il livello di sicurezza nei porti italiani, "destinati al traffico crocieristico e passeggeri". A stabilirlo una circolare firmata due giorni fa dal comandante generale della Guardia Costiera Vincenzo Melone e diramata a tutti gli organismi di sicurezza dello stato civili e militari. Dunque come detto i controlli nei porti passeggeri verranno aumentati per evitare il rischio di attentati in un momento in cui la morsa del terrorismo fa tremare anche il nostro Paese. Le misure adotatte, come avevamo ricordato qualche giorno fa, sono queste: l'aumento del personale per il controllo e la sorveglianza del porto e per individuare eventuali attività che si configurino come sospette; l'autorizzazione preventiva per l’accesso di tutte le persone nell’area; l'intensificazione dei controlli sulle banchina dove sono ormeggiate le navi; la limitazione dell’accesso al porto solo a chi ne ha comprovata necessità e l'intensificazione dei controlli su container e merci caricate sulle navi. Bisogna capire però con quale personale. Infatti solo due settimane fa, come ricorda Libero, il governo, dando attuazione alla riforma Madia della Pubblica amministrazione, ha di fatto tagliato il personale delle Forze dell'Ordine in servizio presso i porti. Infatti nel testo si parla chiaramente di "razionalizzazione delle funzioni di polizia", e di "razionalizzazione dei servizi navali" con la soppressione delle "squadre nautiche della Polizia di Stato e dei siti navali dell’Arma dei carabinieri". Inoltre lo scorso 28 luglio è stata predisposta la cancellazione di 45 squadre nautiche della Polizia di Stato, con i 395 poliziotti in organico destinati alle questure. Come se non bastasse il governo ha scelto anche di tagliare pure le unità dei vigili del fuoco presenti nei porti, tra cui i sommozzatori che sarebbero i primi ad intervenire in caso di attacco ad una nave passeggeri. "Mentre da una parte il governo dispone nei porti l'innalzamento delle misure di sicurezza al livello 2 per il rischio terrorismo, dall'altra sta continuando ad attuare lo smantellamento del servizio antincendio portuale e del servizio sommozzatori dei vigili del fuoco", afferma Antonio Brizzi segretario generale del Conapo, il sindacato autonomo vigili del fuoco. "Al fine di rispettare i vincoli della spending review il ministro Alfano a fine luglio 2015 ha emanato un decreto che prevede la riduzione del numero dei vigili del fuoco in tutti i distaccamenti a protezione dei porti, che arriva quasi al dimezzamento dei vigili del fuoco nei porti di Napoli, Venezia e Livorno. E' prevista anche la chiusura di sette nuclei sommozzatori e la rottamazione delle unità navali antincendio di grosse dimensioni ritenute troppo onerose seppur funzionali, per sostituirle con imbarcazioni piu' piccole e non adatte a grossi incendi.

E' paradossale", rimarca Brizzi.

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