
Può davvero nascere un terzo partito in America? La politica non è una scienza esatta. Tante meteore hanno attraversato il cielo a stelle e strisce. Ma, d'altro canto, ogni progetto sembra impossibile finché qualcuno non trova il coraggio di provarci. Chi ne dubita, ripensi a Berlusconi. All'inizio del 1994 scese in campo fondando Forza Italia e, in soli tre mesi, vinse le elezioni. La domanda, allora, diviene un'altra: è auspicabile o no che Musk riesca nel suo intento?
Il bipartitismo è un marchio di fabbrica dei sistemi politici anglosassoni. In Inghilterra, così come negli Stati Uniti, per generazioni sono stati due partiti a contendersi il potere.
Non per legge, ma per effetto delle regole del gioco e della prassi. La storia non per questo è stata sempre uguale a sé stessa. Nell'Inghilterra degli anni Venti, ad esempio, i liberali cedettero ai laburisti il ruolo di competitori dei tories. E non è detto che presto, a Londra, gli attori protagonisti possano nuovamente cambiare. Negli Stati Uniti, da Theodore Roosevelt a Ross Perot, passando per George Wallace e Ralph Nader, non sono mancati i tentativi terzisti. Alcuni hanno persino scosso il sistema ma nessuno è riuscito a spezzare il duopolio.
Si può pacificamente concludere sul punto che i modelli anglosassoni siano stati tendenzialmente bipartitici. Essi, però, non si possono considerare sovrapponibili. Il sistema britannico si regge sulla comunicazione tra esecutivo e legislativo. Il Primo Ministro è anche il leader del partito di maggioranza, mentre il capo dell'opposizione è il suo sfidante naturale candidato alla successione. Nel Regno Unito se viene meno la maggioranza, cade il governo. Non accade, invece, negli Stati Uniti dove potere esecutivo e legislativo sono "divisi" ancor più che "separati".
Qui il Presidente resta in carica anche con la contrarietà di uno (e persino di entrambi) i rami del Congresso. In questo caso dovrà negoziare: ogni giorno, fino alla fine del suo mandato. È un gioco di freno e frizione, che presuppone un sistema fortemente legittimato e attori politici che si riconoscono.
Proprio qui risiede la ragione ultima del bipartitismo anglosassone. Stati Uniti e Regno Unito hanno sistemi istituzionali differenti ma entrambi non hanno conosciuto i "partiti-chiesa" di ascendenza continentale. Anche per questo, in quella parte di mondo le ideologie assolute e totalitarie non hanno attecchito. Comunismo e fascismo sono rimasti ai margini. Con i dovuti distinguo, i partiti sono stati strumenti flessibili per organizzare il consenso, assai più che tribù ideologiche in cui riconoscersi per fede o appartenenza. Chi ha voluto affermare un'idea, dunque, ha fin qui preferito scalare uno dei due partiti tradizionali, piuttosto che crearne uno nuovo.
Ma se stavolta, invece, dovesse aver successo l'America Party immaginato come casa comune per disillusi democratici e repubblicani, le conseguenze potrebbero stravolgere il sistema. L'elezione del presidente cesserebbe di essere sostanzialmente diretta per lasciar spazio a possibili accordi tra i grandi elettori dei diversi stati. Si verrebbe così a creare uno spazio inedito per accordi, compromessi e trattative. Dai tweet si tornerebbe nelle "smoke-filled rooms": stanze piene di fumo dove, un secolo fa, si decidevano le nomine dietro le quinte. Il presidente eletto, inoltre, dovrebbe trattare sistematicamente con un Congresso "tripartito", e non solo quando perde la maggioranza.
Il sistema americano diventerebbe così più simile al nostro: meno stabile e più frammentato. Non proprio un bel risultato per chi è andato al potere con l'intento di prendere le distanze dall'Europa.
Per secoli la biodiversità liberaldemocratica ha assicurato la dialettica tra due visioni complementari.
E l'etica della responsabilità, preponderante nella visione anglosassone, ha ibridato quella della convinzione di stampo eminentemente continentale. Rompere questa "simmetria" significherebbe, in fondo, immiserire la democrazia. Ovvero, la varietà tra sistemi di potere che, pur non somigliandosi, si riconoscono.L'Occidente fin qui è stato anche questo.