La Consulta ha dichiarato incostituzionali le norme che impediscono di agire in giudizio contro la Germania e quindi, per le vittime italiane del nazismo, di ottenere i risarcimenti. Il principio dell’immunità degli Stati dalla giurisdizione civile degli altri Stati non opera per crimini di guerra e contro l’umanità, ha stabilito la Corte.
Con la decisione odierna la Corte ha stabilito la competenza del giudice italiano sulle richieste di risarcimento per i danni conseguenti ai crimini commessi in Italia dal Terzo Reich. La sentenza, di cui è relatore il giudice e presidente uscente della Corte, Giuseppe Tesauro, dovrebbe essere depositata stasera stessa. Nell’odierna Camera di consiglio, la Consulta - spiega intanto una nota - ha dichiarato che il principio dell’immunità degli Stati dalla giurisdizione civile degli altri Stati, generalmente riconosciuto nel diritto internazionale, non opera nel nostro ordinamento, qualora riguardi comportamenti illegittimi di uno Stato qualificabili e qualificati come crimini di guerra e contro l’umanità, lesivi di diritti inviolabili della persona garantiti dalla Costituzione.
Pertanto, la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme di diritto interno che impediscono al giudice italiano di accertare l’eventuale responsabilità civile di un altro Stato per tali gravissime violazioni, commesse nel territorio nazionale a danno di cittadini italiani. Queste norme, precisamente perchè impediscono l’accertamento giurisdizionale di tale responsabilità e dell’eventuale diritto al risarcimento dei danni subiti dalle vittime, sono state 5454540252686px;">giudicate lesive dei principi fondamentali dell’ordinamento costituzionale sanciti dagli artt. 2 e 24 della Costituzione.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.