In Italia la brace continua a scaldare i cuori (e i piatti). Braciamiancora, il network con oltre un milione di follower dedicato agli amanti della carne, ha pubblicato la nuova classifica delle 50 migliori steakhouse italiane 2026, confermando l’ottima salute di un settore che unisce passione, competenza e crescente attenzione alla sostenibilità. A conquistare le tre fiamme - massimo riconoscimento della guida - sono La Braseria di Osio Sotto, in provincia di Bergamo, I Due Cippi di Saturnia (Grosseto) e Via di Guinceri di Vicarello, nel Livornese. Due conferme e una promozione: la Braseria e i Due Cippi mantengono il vertice già raggiunto lo scorso anno, mentre Via di Guinceri sale di grado, passando da due a tre fiamme ed entrando nel ristretto gotha carnivoro nazionale.
“Questi ristoranti rappresentano il meglio del meglio sul panorama nazionale – spiega Michele Ruschioni, fondatore e direttore di Braciamiancora –. Hanno una selezione di carne eccellente e offrono un’esperienza memorabile sotto tutti i punti di vista: dalla brace al servizio, fino alla cantina e al pairing con i vini. Dietro ogni proposta c’è studio e una filosofia precisa”.
Le fiamme, simbolo di merito nella guida, vanno da una - per i locali di ottimo livello - a tre, riservate ai ristoranti “straordinari e unici nel loro genere”. La selezione premia non solo la qualità della materia prima ma anche la capacità di proporre menù coerenti, innovativi e sostenibili.
Il 2026, secondo Braciamiancora, segna una maturità nuova nel consumo di carne: gli italiani non rinunciano alla bistecca, ma vogliono sapere da dove arriva. Cresce la richiesta di carni provenienti da allevamenti etici, filiere trasparenti e cucine che valorizzano ogni parte dell’animale, riducendo sprechi e privilegiando i piccoli produttori.
Tra i ristoranti premiati con due fiamme – quelli “eccellenti e con personalità distinta” – figurano Bifro’ di Torino, Bifulco di Ottaviano, Barroso Beefsteccheria di Tirrenia, Antica Trattoria del Reno di Bologna, Asina Luna di Peschiera Borromeo alle porte di Milano, La Griglia di Varrone di Milano, Rocca Caggiano Il sapore del fuoco di Grottaminarda, Matigusta di Marina di Altidona e Dogana Golosa di Caserta. Due di questi, Matigusta e Dogana Golosa, hanno una guida tutta al femminile: un segnale interessante in un settore ancora dominato dagli uomini. Completano la classifica 38 ristoranti a una fiamma, considerati di alto livello per la cura nella selezione delle carni e l’equilibrio nella proposta gastronomica.
La Toscana si conferma la regione più “carnivora” d’Italia con otto ristoranti premiati, seguita dalla Lombardia e da una Campania in crescita, segno di un movimento sempre più diffuso e variegato.
La classifica completa delle 50 migliori steakhouse italiane 2026 è consultabile sul sito www.braciamiancora.com, come pure i premi speciali per le varie categorie. Ma il messaggio è chiaro: la buona carne non è solo una questione di taglio, ma di cultura, trasparenza e fuoco ben gestito.