Caffè Nazionale, il nuovo centro di Arzignano

Tre soci e un simbolo della cittadina vicentina a cui ridare vita. Questa è la storia di una proficua sinergia tra pubblico e privato che ha creato uno spazio contemporaneo e aperto eppure fortemente legato alla sua storia. Aperto dalle 7 a mezzanotte tutti i giorni, propone la cucina di Stefano Vio con tre menu puntati sui Classici, sul Mondo e sulla Brace

Caffè Nazionale, il nuovo centro di Arzignano
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Ad Arzignano, nel cuore della provincia vicentina, ha riaperto a novembre uno dei luoghi simbolo della città: il Caffè Nazionale. Storico locale della piazza centrale, il Nazionale torna in vita dopo un articolato intervento di restauro conservativo e riqualificazione che lo ha trasformato in uno spazio contemporaneo, aperto e dinamico, senza cancellarne l’anima originaria.

Il progetto è frutto di una sinergia tra pubblico e privato. L’amministrazione comunale ha promosso il recupero dell’immobile con l’obiettivo di restituire alla cittadinanza un pezzo del proprio patrimonio urbano. A occuparsi concretamente della rinascita è stata MAM Srl, società composta da tre soci: Marco Mettifogo, imprenditore; Andrea Poli, titolare del “Gustificio”, pasticceria di alta qualità a Carmignano di Brenta; e Marcello Galiotto, architetto. Uniti da una visione condivisa: riportare in vita non solo un edificio, ma un punto di riferimento della comunità, un locale rinnovato in cui coesistono passato e presente, radici territoriali e respiro internazionale. Il percorso è nato dalla volontà dell’Amministrazione comunale di riqualificare l’immobile esistente, favorendo la rinascita di luoghi emblematici per il territorio.

Il risultato è uno spazio che guarda al futuro senza strappare con il passato. Gli interventi architettonici hanno seguito tre principi: ritorno all’origine, sincerità materica, purezza degli elementi. Le linee storiche dell’edificio sono state rispettate, ma integrate con nuove soluzioni capaci di fondere l’estetica classica con un linguaggio contemporaneo. Un gioco di continuità tra interno ed esterno, che rende il locale parte attiva del tessuto urbano.

Il Caffè Nazionale è ora aperto sette giorni su sette, dalle 7 del mattino a mezzanotte (fino all’una nel weekend), con un’offerta trasversale che va dalla colazione (dalle 7 alle 12) al dopocena, con drink di buona fattura a prezzi davvero interessanti (l’Americano Nero con amaro Free, vermuth del Professore, lamponi, caffè e soda costa 7 euro). La proposta gastronomica è guidata dallo chef Stefano Vio, che firma un menu costruito attorno al concetto di convivialità. Tre le sezioni principali: “Classici” (Pizza fritta Dop, Un Carciofo alla giudia, Baccalà e fagioli), “Dal mondo” (Asparagi, uova e jalapeno, Bao bun, Fish’n’Chips) e “Dalla brace” (Mezzo galletto alla diavola, Ribs di maialino, Picanha), tutto realizzato con materie prime di qualità, attenzione alla filiera corta e una ricerca di equilibrio tra radici locali e contaminazioni internazionali. Il sabato e la domenica, dalle 12 alle 15, si aggiunge anche un brunch.

La carta dei vini privilegia etichette naturali e produttori locali, mantenendo un’impostazione accessibile. Sul fronte beverage, la mixology propone cocktail classici rivisitati con un tocco di creatività.

Il servizio è giovane, attento ma informale, con l’intento dichiarato di mettere l’ospite al centro, senza rinunciare alla professionalità.

Il nuovo Caffè Nazionale si propone come luogo di incontro, cultura e gusto. Non una semplice riapertura, ma un ritorno consapevole. E soprattutto, una dimostrazione concreta di come storia e visione possano convivere.

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