Cucina

Giolina, la pizza come dovrebbe essere

Il locale milanese del duo Puddu-Saturnino rappresenta il luogo ideale per chi ama un’interpretazione classica ma senza eccessi espressivi, in un luogo elegante e con una carta dei vini (e dei drink) da ristorante

Giolina, al centro Danilo Brunetti.
Giolina, al centro Danilo Brunetti.

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Giolina, la pizza come dovrebbe essere

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Giolina è probabilmente la pizzeria perfetta di Milano. Mi spiego: forse non fa la pizza migliore in assoluto della città, un benchmark che si aggiorna continuamente, e sul quale fanno aggio il gusto personale, le mode, gli stili, ma comunque fa UNA delle migliori pizze della città. Il locale non è il più fighetto ed esclusivo (he parola odiosa) ma è elegante, pensato, un po’ shabby chic, lontano sia da certa oleografia napoletanish sia da certi eccessi di minimalismo che con la pizza poco hanno a che fare.

Le idee che ci sono dietro non sono forse le più innovative, ma resta comunque uno dei locali più intelligenti e interessanti della propria scena. Insomma, Giolina è un posto perfetto dove andare per mangiare un ottimo prodotto in un luogo piacevole, dove un tavolo si trova sempre, con una certa elasticità di orario (cosa che a Milano non è scontata), un servizio accogliente e una buona scelta di beverage. Giolina nasce qualche anno fa dal piglio imprenditoriale di Ilaria Puddu e Stefano Saturnino, due che a Milano hanno dato negli anni marchi di un certo peso come Panini Durini, Pizzium, Gelsomina, Crocca, Marghe, laboratori in cui si sono modellati e adattati format, incrociati linguaggi popolari e ingredienti e tecniche alte, luoghi che hanno un po’ cambiato la città e se ne sono fatti cambiare.

Giolina rappresenta la punta di diamante della pizza, che viene realizzata dal bravo Danilo Brunetti, pizzaiolo per vocazione e destino, che dalla Calabria e dall’incontro con il grande Gino Sorbillo è poi sbarcato a Milano a portare la sua attenzione per le lunghe lievitazioni e la sua cura per gli ingredienti, per i quali ama servirsi dai piccoli artigiani del territorio. Qui a Milano il caseificio Barlotti, il salumificio Santoro e il Molino Quaglia.

Le pizze, che hanno tutti nomi femminili con il suffisso in -ina, ciò che dà alla carta un profumo “ziesco”, sono una dozzina, alcune signature altre stagionali, tutte realizzate in uno stile napoletano non estremo: la Bettina è una margherita con bufala, la Giolina è descritta come una “parmigiana la contrario”, la Teresina è con passata di pomodoro San Marzano, fior di latte e salsiccia stagionata di suino nero dell’Aspromonte e peperoncino, la Gustina è con una genovese di tonno, la Giacomina con salsiccia, patate e cicoria, la Paolina rivisita un classico partenopeo spesso trascurato, la Cosacca.

In menu anche alcuni piacevoli antipasti (bruschette, hummus, burrata pugliese, polpette al sugo, taglieri) e qualche dolce classico, come il tiramisù. La carta delle bevande è lontana da certe sciatterie da pizzerie: no, qui ci sono vini naturali accuratamente selezionati, molte etichette convenzionali di ottimo livello, la birra Ichnusa alla spina, ma molto spesso si vedono i clienti pasteggiare con un drink della lista, che comprende qualche classico e alcune creazioni originali.

Giolina, via Felice Bellotti, 6 - Milano. Tel.

0276006379. Sempre aperta a pranzo e a cena

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