“Guscio”: a Milano arriva il mare, in versione pizza

La pizzeria di Francesco Capece e Mario Ventura offre un percorso gastronomico dedicato a crostacei e frutti di mare, che si muove in direzione ostinata e contraria rispetto alla “pizza di mare” come la conosciamo

“Guscio”: a Milano arriva il mare, in versione pizza
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Si chiama Guscio il nuovo menu degustazione di Confine, la pizzeria milanese di Francesco Capece e Mario Ventura che quest’anno si è piazzata al terzo posto della classifica italiana di 50 Top Pizza. Un percorso gastronomico dedicato a crostacei e frutti di mare, che si muove in direzione ostinata e contraria rispetto alla “pizza di mare” come la conosciamo.

Confine, il Risotto alla pescatora
Confine, il Risotto alla pescatora

Nessun esercizio di stile, nessuna voglia di stupire a ogni costo: solo una rilettura personale, e a tratti spiazzante, della tradizione. Il nuovo menu sarà disponibile dal 5 maggio 2025, solo su prenotazione online, per otto persone a sera più il pranzo del fine settimana. Prezzo: 85 euro a persona, con possibilità di abbinamento vini, cocktail, succhi o spirits curati da Ventura.

Confine, il Ricordo di una linguina agli scampi
Confine, il Ricordo di una linguina agli scampi

A tenere insieme il filo, oltre alla materia prima, è il formato: tutte le portate ruotano attorno al mondo della pizza, anche se non sempre è facile riconoscerla al primo sguardo. Si parte con Risotto alla pescatora, che non è un risotto ma una sfera di riso cotta in acqua di crostacei e frutti di mare, con un cuore di ragù bianco di seppie. Il tutto adagiato su una bouillabaisse di pesci di scoglio, con aggiunta di crudo di mazzancolle, cozze e vongole veraci. Un’esplosione di mare, dichiarata fin da subito.

Confine, il Lobster Roll
Confine, il Lobster Roll

Segue il Calgyoza, versione “confinese” del calzone, con impasto tradizionale ma ripieno decisamente eterodosso: verza glassata alla soia, verza arrosto, pancia di maiale e gambero rosso del Mediterraneo. Il risultato è un incrocio tra croccantezza, sapidità e dolcezza marina, con il tocco grasso del maiale a tenere insieme tutto.

Confine, il Calgyoza
Confine, il Calgyoza

Il terzo passaggio è il Lobster Roll: impasto brioche a tripla lievitazione, burro di Normandia, astice al vapore, maionese di astice, sedano ghiacciato e caviale di aringa affumicato. Se si cercava un piatto indulgente, è questo. Una bomba calorica ben calibrata, nascosta in un impasto da padellino tostato. Si chiude con Ricordo di una linguina agli scampi, un omaggio a un classico anni ’80: pizza fritta poi passata in forno, con sugo di pomodoro corbarino agli scampi, scampi arrosto e prezzemolo. Nostalgia in formato contemporaneo. Capece continua così a coltivare la sua idea di pizza come piattaforma creativa, senza però rinunciare alla leggibilità del piatto. “Mangiare sempre la prima fetta”, dicono da Confine. Che poi è il momento in cui si capisce tutto, o quasi.

Confine, Francesco Capece e Mario Ventura
Confine, Francesco Capece e Mario Ventura


La parte liquida del menu è affidata a Ventura, che con la sua cantina da circa 600 etichette — tra rossi, bianchi, champagne e qualche bottiglia rara — costruisce abbinamenti su misura. L’idea è quella di accompagnare il percorso senza sovrastarlo, facendo dialogare pizza e vino come due protagonisti alla pari. Ma volendo, ci sono anche i cocktail. In un periodo in cui la ristorazione si affanna a differenziarsi, Confine continua a farlo con calma e coerenza.

La pizza, in fondo, resta. Cambiano solo i contorni. Confine si trova in piazza Massaia, in pieno centro a Milano. Tel, 0236528708. E’ aperta tutti i giorni a cena e il dabato e la domenica anche a pranzo. Chiuso il giovedì

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