Cultura e società

Perché il Carnevale comincia il 17 Gennaio

Secondo la tradizione cristiana il Carnevale inizia il 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio Abate. Scopriamo perché e quali sono le più importanti tradizioni di questa festività

Carnevale, inizio e tradizioni della festività dedita al divertimento

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Carnevale, inizio e tradizioni della festività dedita al divertimento

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Ogni anno l’inizio del carnevale è fissato per il 17 gennaio che coincide con la festa di Sant’Antonio Abate: la ricorrenza apre le porte a questa festività di origine cristiana e ricca di folclore. In molte regioni italiane la giornata si festeggia con i falò di Sant’Antonio e la benedizione del pane e degli animali. Questo santo è noto infatti come il protettore degli animali e in molte leggende viene chiamato “il santo del porcellino”. Difatti è raffigurato nelle iconografie cristiane proprio con un maialino ai suoi piedi.

Secondo la tradizione Sant’Antonio Abate fu tentato più volte dal demonio che gli apparì sotto forma di un suino, un animale che nella Chiesa cattolica incarna l’ingordigia, la lussuria e la sporcizia. Il maialino ammansito ai suoi piedi simboleggia proprio la vittoria dell’eremita contro le tentazioni carnali. Questa vittoria è commemorata con feste che danno inizio al periodo carnevalesco. Nell’antica Roma questo periodo era considerato il più folle dell’anno nel quale ognuno poteva dedicarsi allo scherzo e al gioco.

La parola “carnevale” deriva dal latino “carnem levare” che significa “eliminare la carne”. Fa riferimento al periodo che precede il digiuno e il divieto di consumare la carne legato alla tradizione della Quaresima che precede la Santa Pasqua. Durante il carnevale nell’antica Roma vi era un ribaltamento dell’ordine sociale. Il servo poteva diventare padrone e viceversa. Ci si mascherava proprio per rendere irriconoscibile il povero e il ricco eliminando tutte le disuguaglianze sociali.

L’usanza di mascherarsi e travestirsi fu narrata da Apuleio, che la fa risalire ad una festa celebrata in onore della dea egizia Iside, usanza successivamente importata nell’antico regno di Roma e che resiste ancora oggi. Il culmine di questa festività si raggiunge dal Giovedì Grasso al successivo martedì Grasso che ogni anno si celebra in date differenti perché legate all’inizio della Quaresima.

Nel rito ambrosiano, che si osserva nella diocesi di Milano, la giornata principale per il festeggiamento del carnevale è il sabato Grasso, precisamente quattro giorni dopo il martedì Grasso del rito Romano. Questo avviene perché la Quaresima nel rito Ambrosiano non inizia il mercoledì delle Ceneri ma la domenica subito dopo il sabato del carnevale.

In Italia il carnevale più noto è quello di Venezia dove sono organizzate sfilate con costumi singolari e coloratissimi che diventano i protagonisti indiscussi di questa festività dedita al divertimento.

Altri festeggiamenti del Carnevale italiano degni di nota sono il carnevale di Putignano (Bari), quello di Viareggio (Lucca) e il carnevale di Ivrea (Torino), ricchi di tradizioni memorabili e carri allegorici con maschere iconiche.

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