Cultura e società

In Iraq l'imposta sulle vendite è fuori controllo

Gli altri Paesi con un'Iva elevata non superano il tetto del 30%. L'India si ferma al 28%, seguita da Ungheria (27%) e Croazia (25%). L'Italia è in 14esima posizione

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I sistemi fiscali variano molto da Paese a Paese. Le tasse che persone fisiche e imprese devono pagare vanno da cifre molto basse a importi decisamente elevati. L’Europa è la regione con il più alto livello di tassazione al mondo, anche se varia molto all'interno dell'Unione. Nazioni come la Danimarca e Svezia superano il 40%, ma ve ne sono altre come Cipro e l’Irlanda che non raggiungono nemmeno il 25%. Di contro, in Medio Oriente e in Asia l’ammontare di denaro che i cittadini devono versare nelle casse dello Stato è ridotto, arrivando addirittura allo 0% in Brunei.

Una delle tasse che le persone fisiche devono pagare è l’imposta su beni e servizi, presente in buona parte degli Stati. Essa corrisponde ad una percentuale variabile del prezzo di ciò che viene acquistato da parte del consumatore, che viene aggiunta al costo del prodotto al momento del pagamento. In Italia è stata introdotta per la prima volta nel 1972 con il nome di Iva (Imposta valore aggiunto), e costituisce una delle principali forme di entrate tributarie nel bilancio statale.

Il Paese dove essa è più elevata è l’Iraq, dove raggiunge il 300% del valore del bene venduto. Una cifra totalmente fuori controllo e decisamente fuori scala rispetto ai livelli normali registrati nelle altre nazioni, dove non supera il 30%. Il secondo Stato dove l’equivalente della nostra Iva è più elevato è l’India, ma si ferma al 28%. L’Ungheria la segue a ruota, con un’imposta di valore aggiunto pari al 27%. Subito dietro, la Croazia (25%).

L’Italia è il 14esimo Paese al mondo per percentuale di Iva, con l’aliquota stabile al 22%.

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