Scoperta fossa comune in Polonia, con 100 pazienti psichiatrici giustiziati dai nazisti

Rinvenuta in Polonia una fossa comune di malati psichiatrici uccisi dai nazisti nel '39 durante l'operazione T-4

Scoperta fossa comune in Polonia, con 100 pazienti psichiatrici giustiziati dai nazisti
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Erano tutti ancora in pigiama, prelevati e giustiziati e poi sepolti in una fossa comune, appena scoperta nei campi vicino alla cittadina di Chojnice in Polonia, in un'area soprannominata dagli archeologi Valle della Morte, a causa del grande numero di esecuzioni di civili eseguite in tempo di guerra nella zona.

A chi appartengono i corpi

Si tratta presumibilmente di oltre cento pazienti psichiatrici di un vicino ospedale che furono fucilati da ufficiali tedeschi nell'ottobre del 1939. Il ritrovamento viene descritto come "unico nel suo genere" dal capo archeologo Dawid Kobialka che intervistato dal MailOnline ha spiegato che si tratta della prima scoperta di una fossa comune di persone con disabilità mentale assassinate come parte del programma T4. Questo tipo di "Operazione" o "Programma" significava la soppressione di persone affette da malattie genetiche inguaribili e da persone con disabilità mentali.

"Sappiamo ora che sono stati assassinati mentre indossavano ancora il pigiama. -racconta l'archeologo - Nella fossa comune sono stati rinvenuti solo bottoni, nessun altro oggetto personale oltre a bossoli e proiettili. Fino ad ora abbiamo scavato solo metà della tomba e secondo alcuni dati storici furono 210 le persone giustiziane in pochi giorni e sepolte. Al momento ne abbiamo rinvenute meno della metà".

La distruzione delle altre fosse

La scoperta viene definita unica nel suo genere dall'archeologo, perché: "Nel 1939 molti pazienti psichiatrici vennero assassinati in diversi luoghi della Pomerania (la regione storica dell'Europa centrale che si affaccia sul Mar Baltico meridionale), ma quasi tutte le tombe dove erano stati sepolti, per lo più fosse comuni, vennero distrutte nella seconda metà del 1944. I tedeschi gli diedero fuoco e con queste sparirono anche i resti delle persone sepolte".

L'unicità e l'importanza del ritrovamento

Si comprende quindi, come viene spiegato dall'archeololo, l'importanza della scoperta di questa fossa comune: "Al momento questa, è l'unica tomba sopravvissuta. Una cosa unica di eccezionale importanza, per il contesto storico".

L'Aktion T-4

Fu avviata nell'ottobre del 1939 ed è ora considerata la "soluzione di Hitler per eliminare quelli che erano considerati malati incurabili". Questa campagna chiamata eutanasia involontaria venne iniziata in Germani ma si diffuse rapidamente in tutta la Polonia occupata dai nazisti, in seguito all'invasione del paese nel settembre del 1939.

Il direttore della Commissione principale per il perseguimento dei crimini contro la nazione polacca, il vice procuratore generale Andrzej Pozorski, ha spiegato: "Su alcuni teschi abbiamo trovato fori di entrata e di uscita per i proiettili dovuti alle armi da fuoco utilizzate. Non siamo ancora in grado di dire esattamente quanti resti sono stati rinvenuti perché il lavoro è ancora in corso e il processo di estrazione dei resti umani non è stato ancora completato", ha specificato.

"Le prove dimostrano che alla fine di ottobre del 1939 furono portati qui, fucilati, e i corpi furono sepolti. La zona fu poi livellata in modo che nessuno scoprisse questa attività criminale".

Il dottor Karol Nawrocki dell'Istituto della Memoria Nazionale che indaga sui crimini nazisti e sovietici in Polonia ha aggiunto: "Questo crimine terrificante e la scoperta di oggi sono anche la prova che qui, in Pomerania, nella regione di Chojnice, ma anche in tutta la Polonia, ci sono ancora resti di persone in attesa di essere ritrovati e commemorati".

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