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Dell'Utri sulla sentenza: "Verdetto pilatesco Contentino ai pm, soddisfazione all'imputato"

Il senatore ha convocato una conferenza stampa a Milano per commentare il verdetto della Corte d'Appello di Palermo: "Verdetto pilatesco. Da una parte dà un contentino ai giudici palermitani e dall'altra anche all'imputato. Confido nella Cassazione". Poi ribadisce: "Mangano è stato il mio eroe"

Dell'Utri sulla sentenza: "Verdetto pilatesco 
Contentino ai pm, soddisfazione all'imputato"

Milano - "Una sentenza pilatesca". Così il senatore del Pdl Marcello Dell’Utri commenta la sentenza della Corte d’Appello di Palermo che ha ridotto a sette anni di reclusione la condanna nei suoi confronti per concorso esterno in associazione mafiosa. "E’ una sentenza pilatesca, più o meno me l'apsettavo. Da una parte dà un contentino ai giudici palermitani e dall'altra anche una grande soddisfazione all’imputato, avendo escluso i fatti dal 1992, che era una accusa demenziale e assurda" ha detto Dell’Utri all’inizio della conferenza stampa che ha indetto a Milano, dopo la lettura del dispositivo dei giudici d’appello siciliani, aggiungendo che i magistrati, che lo hanno assolto per i fatti contestati successivamente al 1992, non avrebbero avuto il coraggio di chiudere completamente la questione: "Posso dichiarare la mia soddisfazione, ma anche il mio stupore, perché il collegio non ha avuto il coraggio di chiudere una vicenda assurda che mi ha cambiato la vita".

La Cassazione "Aspetto la Cassazione con animo fiducioso, spero di trovare un giudice che dica: che avete fatto fino a ora?". Così Dell’Utri commentando la sentenza della Corte d’Appello di Palermo che lo ha condannato a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Fino a ora ci sono stati "15 anni di tempo perso e sofferenza data alle persone" ha aggiunto il senatore. "Se fossi stato assolto non avrei avuto nulla da festeggiare perché la pena l’ho già scontata, faccio sempre uno sforzo per non prendermela e rimanere sereno, io non somatizzo, ma il disagio per questi 15 anni c’è".

"Mangano resta un eroe" Lo aveva detto in passato e lo ha ripetuto oggi: "Vittorio Mangano è stato il mio eroe". Spiegandolo ai giornalisti ha citato anche i fratelli Karamazov, quando Andrej viene presentato come un furfante, ma eroe. "Era una persona in carcere, ammalata - ha detto - invitata più volte a parlare di Berlusconi e di me e si è sempre rifiutato di farlo. Se si fosse inventato qualsiasi cosa gli avrebbero creduto. Ma ha preferito stare in carcere, morire, che accusare ingiustamente. È stato il mio eroe. Io non so se avrei resistito a quello a cui ha resistito lui".

"Condoglianze al pg Gatto" "Cercherò il procuratore Gatto e gli farò le condoglianze": così, scherzando, ha detto il senatore Dell’Utri.

Sul periodo dopo il '92 e sulla presunta trattativa tra Stato e mafia, però, secondo Dell’Utri "è giusto indagare ma - ha proseguito - lo si faccia nella giusta direzione, non attaccando cose a persone che non c’entrano niente di niente".  

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