I 10 alimenti più dannosi per il fegato

Il fegato è una ghiandola fondamentale dell’organismo umano e va trattato bene: non si tratta solo di evitare alcuni cibi, ma di inserirne alcuni sani nella propria alimentazione

I 10 alimenti più dannosi per il fegato
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Il fegato ha un ruolo nel metabolismo di proteine e lipidi, elimina le sostanze tossiche dall’organismo, immagazzina alcune sostanze come vitamine e minerali, e molto altro. È in definitiva una ghiandola - perché è letteralmente questo, la più grande del corpo umano - sebbene sia importante come qualunque organo vitale. Per questo bisogna trattare bene il proprio fegato, nutrendosi con alimenti adatti ed evitando quelli dannosi.

I cibi peggiori per il fegato

Secondo SummitHealth ci sono alimenti che causano problemi a lungo termine sul fegato. Essi sono:

  • zucchero. Si tratta degli zuccheri cattivi che provengono da merendine confezionate, non certo da un gelato a settimana o dal classico dolcetto della domenica. O in maniera ancor più assoluta non da un cucchiaino di zucchero nell’unico caffè che si assume al mattino. Il problema è l’eccesso. L’eccesso di zuccheri può portare infatti alla steatosi epatica non alcolica con l’accumulo di grassi nelle cellule epatiche e il rischio di danni alla ghiandola stessa;
  • bevande energetiche. Contengono zuccheri “nascosti” di cui non si ha contezza (in realtà l’elenco si può leggere sulla confezione, ma non tutti lo fanno);
  • alcolici. Un consumo eccessivo e reiterato di alcolici porta all’epatite e alla cirrosi;
  • frittura. Contribuisce all’accumulo di grassi nel fegato;
  • junk food. Il cosiddetto cibo spazzatura contiene carboidrati raffinati e grassi nocivi, esattamente come la frittura;
  • carni rosse. Sono ricche di grassi saturi che favoriscono l’infiammazione del fegato;
  • salumi e insaccati. Come per le carni rosse, comportano un’assunzione di grassi saturi con conseguente accumulo di grasso nel fegato;
  • carboidrati raffinati. Provocano picchi di glicemia con conseguenti insulino-resistenza e steatosi epatica. Inoltre sono poveri di fibre;
  • cibi contenenti sodio. Molte verdure e ortaggi contengono sodio all’origine, ma se non c’è una malattia del fegato o una condizione pregressa, si possono consumare crudi o con una cottura leggera (bolliti e al vapore per esempio). Però ce ne sono degli altri che è meglio evitare o più che altro ridurre, come salsa di soia, sale, aringhe e salmone affumicati;
  • cibi iperprocessati. Si tratta dei cibi pronti dal supermercato, alcuni surgelati compresi, o dalla ristorazione fuori casa, che contengono tutti quantità di sodio di cui il consumatore non ha sempre molta consapevolezza.

Consigli per un fegato sano

Naturalmente non si deve demonizzare tutto. Come per l’esempio del dolcetto della domenica, un bicchiere di vino ogni tanto o un cocktail il venerdì sera (purché sia uno) non creano danni al fegato, soprattutto a lungo termine. La moderazione è la chiave per poter condurre una vita sana ma che non escluda del tutto la socialità. Lo stesso vale per tutto quello che è compreso nella lista precedente, come zuccheri e frittura: perché rinunciare a un piatto di calamari e gamberi fritti vista mare di tanto in tanto?

Tuttavia ci sono diversi alimenti che possono essere privilegiati nella propria alimentazione quotidiana: riducono l’infiammazione del fegato, favoriscono la sua funzione disintossicante e promuovono la rigenerazione delle cellule.

Tra essi ci sono le verdure a foglia verde come spinaci e rucola, lo sgombro e il salmone freschi di pescheria, il caffè, spezie o aromi come curcuma e aglio, i frutti di bosco, il tè verde, la frutta secca a guscio come noci e mandorle, le barbabietole e l’olio d’oliva (soprattutto quello extravergine).

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