La Cina punta sul cannone elettromagnetico: cosa c'è dietro la mossa cinese

Gli scienziati dell'esercito di Pechino hanno proposto un progetto di arma elettromagnetica che potrebbe migliorare significativamente le prestazioni del cannone a rotaia

La Cina punta sul cannone elettromagnetico: cosa c'è dietro la mossa cinese
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Può sparare proiettili da 60 chili a velocità Mach 7: è questa la caratteristica principale del nuovo cannone a rotaia X-rail della Cina. Gli scienziati dell'esercito di Pechino, guidati dal professor Lyu Qingao dell'Università di ingegneria dell'esercito dell'Esercito popolare di liberazione (PLA), hanno sostanzialmente proposto un nuovo progetto di arma elettromagnetica che potrebbe migliorare significativamente le prestazioni del cannone a rotaia. Il loro concetto di "cannone a rotaia X" prevede l'incrociarsi di due armature a U verticalmente all'interno di una canna quadrata condivisa da 200 mm, creando un sistema a doppio circuito che sfrutta i "campi verticali che si ignorano a vicenda" per mitigare le interferenze elettromagnetiche. Ecco di che cosa si tratta.

Il cannone elettromagnetico della Cina

Depositato come brevetto l'anno scorso, ha sottolineato il South China Morning Post, il progetto cinese mira ad accelerare un proiettile da 60 kg fino a Mach 7, con impatti a oltre Mach 4 e colpendo potenzialmente bersagli a 400 km di distanza in sei minuti. Sebbene non sia ancora stato testato in condizioni di fuoco reale e presenti difficoltà dovute alle complicazioni dell'effetto di prossimità nei percorsi dei conduttori stretti, il concetto si basa su una tecnologia collaudata per superare i limiti del peso del proiettile, della pressione della canna e dell'erosione della canna.

A differenza del precedente prototipo di cannone ferroviario della Marina avvistato su un cacciatorpediniere Type 072 nel 2018 – che, per inciso aveva avuto difficoltà a fronteggiare danni causati da correnti estreme e aveva limitato il peso dei proiettili a 15 chilogrammi - la configurazione adesso proposta rappresenta un raro passo avanti. Vedremo dove sarà in grado di arrivare Pechino. Gli Stati Uniti hanno abbandonato il programma di cannoni elettromagnetici nel 2021 mentre il Giappone ha condotto test su prototipi elettromagnetici da 300 grammi.

Un cannone per domarli tutti

A proposito del Giappone, qualche mese fa la Forza di autodifesa marittima giapponese aveva rilasciato un'immagine di un cannone elettromagnetico a rotaia, un jolly sviluppato dall'Agenzia per l'acquisizione, la tecnologia e la logistica (ATLA) e pensato appositamente per contrastare i missili ipersonici. Sono adesso emerse nuove foto, subito diventate virali sui social, che mostrano i lavori in corso sul prototipo di quest'arma, al momento installata sulla nave da guerra sperimentale JS Asuka. Pare che nelle prossime settimane sia previsto un test del cannone, a conferma di come Tokyo intenda ulteriormente svilupparlo per renderlo operativo il prima possibile. Per la cronaca l'Asuka, con un dislocamento di 6.200 tonnellate e un design simile a quello di una nave da guerra, è stata presentata per la prima volta con il cannone elettromagnetico torrettato sul ponte di volo di poppa ad aprile.

Al contrario, gli Stati Uniti hanno interrotto il progetto del cannone elettromagnetico a rotaia (EMRG) per diverse ragioni. Un rapporto del Congressional Research Service (CRS) Usa dell'aprile 2022 ha menzionato la scarsa durata di questo cannone, con una durata della canna che raramente supera i 100 colpi, a differenza delle migliaia dell'artiglieria convenzionale.

Il paper ha inoltre fatto presente che le sue grandi fonti di energia a impulsi – fino a dieci volte più pesanti di cannoni comparabili – lo rendono incompatibile con le piattaforme mobili, e che è privo di rigatura, il che ne riduce la precisione, e rimane vulnerabile anche ad attacchi di quasi-colpo a causa della sua delicata elettronica. La Cina, tuttavia, intende arrivare fino in fondo...

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