Sui social cinesi sono apparse nuove immagini che mostrano un inedito prototipo di elicottero d'attacco denominato Z-21. Il mezzo essere una piattaforma bimotore e biposto molto simile all'AH 64 Apache americano. Lo Z-21, verniciato di nero opaco e con il numero di coda 6232, sarebbe stato immortalato durante un volo di prova. In base alle caratteristiche progettuali visibili, il velivolo condivide molte somiglianze strutturali e funzionali con il richiamato AH-64 di fabbricazione statunitense, tra cui un carrello d'atterraggio con ruote a tre punti, sedili in tandem, cannone automatico montato sul mento e posizionamento dei motori affiancati. Ecco tutto quello che sappiamo.
Lo strano elicottero cinese
Secondo quanto riportato dal portale Defence Blog, la sezione anteriore dello Z-21 ospita un'ampia suite di sensori ottici che fornisce al mitragliere una visuale frontale senza ostacoli. Un cannone a catena da 30 mm è invece montato sotto l'abitacolo in una configurazione traslabile, allineato con la visiera del mitragliere per il puntamento visivo. L'abitacolo stesso è dotato di protezioni corazzate su tutti i lati per migliorare la sopravvivenza dell'equipaggio in ambienti contesi. I monconi alari dell'elicottero ospitano due punti di attacco per lato, supportando una combinazione di missili aria-aria a corto raggio, armi anticarro guidate e razzi guidati e non guidati. Gli analisti affermano che questa configurazione consente allo Z-21 di colpire un'ampia gamma di bersagli terrestri e aerei, in linea con i tipici profili di missione degli elicotteri d'attacco.
I media cinesi specializzati in temi di Difesa hanno definito lo Z-21 "il dio della guerra nell'aria", citando velocità massime dichiarate di 350 km/h e la capacità di trasportare fino a 16 missili guidati. Rapporti non verificati indicano inoltre che la piattaforma ha completato esercitazioni di tiro e test operativi nell'alta quota del Tibet, condizioni che hanno messo in difficoltà il precedente elicottero d'attacco WZ-10.
Si ritiene che lo Z-21 rappresenti un'evoluzione avanzata nell'ambito degli sforzi di modernizzazione degli elicotteri ad ala rotante della Cina, offrendo una maggiore capacità di carico utile, una maggiore autonomia e una migliore integrazione dei sensori. Non è ancora chiaro se la piattaforma entrerà in produzione di massa o se fungerà da complemento limitato ad alte prestazioni per le flotte esistenti.
Pechino continua a rafforzarsi
Nelle scorse settimane la Cina ha mostrato al mondo intero le qualità avanzate anche di un altro elicottero d'assalto: lo Z-20T. Secondo i progettisti dell'Aviation Industry Corporation of China, il mezzo è stato progettato per operazioni di assalto aereo, supporto di fuoco e operazioni speciali, e avrebbe anche capacità di trasporto aereo. Il Z-20T è basato sullo schema del modello di base Z-20, progettato come elicottero multi-ruolo medio-peso.
Tuttavia, nella versione T (per assault/assalto) presenta significative modifiche: ali corte (stub wings) fornite di attacchi per carichi esterni, come missili anticarro, razzi e serbatoi ausiliari, rendendolo adatto sia al trasporto truppe sia al ruolo offensivo diretto. Novità includono anche una torretta opto-elettronica montata nella parte anteriore per acquisizione e guida bersaglio, e sistemi di difesa attiva contro missili. Secondo gli analisti cinesi, la combinazione di assalto, trasporto e supporto al fuoco fa del Z-20T uno strumento molto flessibile per l'aviolancio, l'azione rapida in zone montuose, urbane o forestali, ovvero scenari nei quali la Cina prevede interventi sia di terra che aerei.
Entrato in servizio nel 2018, lo Z-20 è il primo elicottero di medie dimensioni da 10 tonnellate per uso generale sviluppato in modo indipendente dalla Cina, in grado di operare in qualsiasi condizione meteorologica. È considerato la controparte cinese del Sikorsky UH-60 Black Hawk di fabbricazione statunitense. Negli ultimi anni la Cina ha sviluppato e testato varianti dello Z-20 per diversi scenari di combattimento.
L'elicottero ha visto un crescente utilizzo sia nell'aeronautica che nella Marina. La presentazione pubblica dello Z-20T arriva in un momento in cui la People's Liberation Army Ground Force (PLAGF) punta ad aumentare la propria mobilità e capacità di proiezione aerea.