Difesa

Il Giappone si affida a Kaga: ecco la nuova portaerei anti Cina di Tokyo

La nave da guerra è entrata in servizio nel 2017 come portaelicotteri. Adesso sta subendo lavori di potenziamento che dovrebbero "trasformarla" in una portaerei. La prima del Giappone dopo la fine della Seconda guerra mondiale

Il Giappone si affida a Kaga: ecco la nuova portaerei anti Cina di Tokyo

Ascolta ora: "Il Giappone si affida a Kaga: ecco la nuova portaerei anti Cina di Tokyo"

Il Giappone si affida a Kaga: ecco la nuova portaerei anti Cina di Tokyo

00:00 / 00:00
100 %

Si chiama Kaga e diventerà la prima portaerei del Giappone dai tempi della Seconda guerra mondiale. La nave da guerra in questione è entrata in servizio nel 2017 come portaelicotteri, ma adesso sta subendo lavori di potenziamento che, una volta terminati, le consentiranno di trasportare i caccia stealth Lockheed Martin F-35B Lightning II. Il mezzo citato subirà inoltre una seconda serie di modifiche allo scafo nel 2026-27 per supportare il suo ruolo di portaerei ad ala fissa. Tokyo sta quindi modernizzando il proprio esercito in chiave anti cinese, diventando sempre di più l’alfiere prediletto degli Stati Uniti nell’Indo-Pacifico.

La "nuova" portaerei del Giappone

Anche la gemella di Kaga, Izumo, commissionata nel 2015, verrà modificata in un processo che dovrebbe concludersi nel 2027. Dopo l'aggiornamento, entrambe le navi potranno trasportare 12 caccia e 16 elicotteri. Il governo giapponese ha intanto già ordinato 42 F-35B per le portaerei suscitando non pochi dubbi, visto che a Tokyo nessuno ha spiegato perché siano stati richiesti più aerei di quelli che la marina nipponica può attualmente trasportare.

La Forza di autodifesa marittima giapponese ha intanto annunciato il completamento dei primi lavori di modifica sulla Kaga. In un post su X l’esercito ha mostrato la portaerei, che ora dispone di un ponte di volo progettato per operare e lanciare jet F-35. Ricordiamo che la Kaga è una delle due portaelicotteri di classe Izumo gestite dal Giappone.

Con una lunghezza di 248 metri e un dislocamento standard di 19.950 tonnellate, sono le navi più grandi a disposizione della Forza marittima di autodifesa giapponese. Anche la seconda nave della classe, la Izumo, è in fase di modifica per l'impiego dei caccia stealth F-35B. Il ponte della Izumo è già stato reso resistente al calore. L'inizio delle modifiche alla prua è previsto a breve.

La reazione della Cina

Dal canto suo la Cina ritiene che la modifica in corso alla Kaga violi la "Costituzione" giapponese - che non consente al Giappone di possedere armi offensive – dal momento che le portaerei potranno essere utilizzate per colpire obiettivi in territorio straniero. Il ministero degli Esteri cinese ha dichiarato che la clausola della Costituzione giapponese - che rinuncia al diritto di condurre guerre - "è un'importante garanzia legale e un simbolo del percorso postbellico del Giappone verso lo sviluppo pacifico, nonché un impegno solenne del Giappone nei confronti della comunità internazionale".

Dal canto suo, Tokyo afferma che che le portaerei modificate sono il minimo indispensabile per l'autodifesa. Secondo l'emittente nazionale NHK, i caccia F-35B non saranno inoltre impiegati a tempo pieno sulle Kaga e Izumo, che quindi non saranno considerate portaerei d'attacco (vietate dalla Costituzione giapponese).

Anche il nome della Kaga ha suscitato non poche polemiche. Kaga era un'antica provincia giapponese che oggi fa parte dell'odierna prefettura di Ishikawa a Honshu, ma era anche il nome di una portaerei che prese parte all'invasione della Cina negli anni '30. Gli aerei lanciati da quel mezzo presero parte a un importante raid aereo a Shanghai e all'attacco a Pearl Harbor nel 1941. La nave in questione fu infine affondata dagli Stati Uniti nella battaglia di Midway.

Nel 2017, quando la nave fu commissionata per la prima volta, Wu Qian, all’epoca portavoce del ministero della Difesa cinese, criticò il nome dicendo che la precedente Kaga era "una delle principali navi da guerra dei militaristi giapponesi durante l'aggressione contro la Cina".

Commenti