
C'è un nuovo asso nella manica degli Stati Uniti. I Marines del 12th Littoral Comat Team hanno infatti utilizzato il drone da ricognizione Stalker VXE30 nel corso di Resolute Dragon 25, l'esercitazione militare bilaterale andata in scena, insieme al Giappone, nei giorni scorsi nei pressi di Hijudai, prefettura di Oita. Parliamo di un velivolo senza pilota prodotto da Edge Autonomy, di dimensioni ridotte, a decollo e atterraggio verticale, progettato per avere a disposizione un'elevata autonomia e un impiego flessibile. Il Corpo dei Marines Usa ha testato il drone nell'ambito delle manovre con Tokyo, mostrando di avere a disposizione un'opzione in più da sfruttare nel turbolento scenario dell'Indo-Pacifico.
Il drone VXE30 dei Marines Usa
La stessa Edge Autonomy descrive il VXE30 come un drone pensato per migliorare le missioni in diversi ambienti. Il sistema offre infatti un'eccellente durata, molteplici opzioni di configurazione del carico utile e una fantastica precisione di atterraggio. È inoltre progettato per funzionare sia con batteria che con celle a combustibile a propano e offre un raggio di comunicazione fino a 160 km.
Come ha spiegato Defence Blog, il drone Stalker VXE30 offre diversi vantaggi operativi alle forze schierate in avamposto. La piattaforma pesa 19,5 kg se alimentata a batteria e leggermente meno con celle a combustibile. Può rimanere in volo fino a quattro ore con l'alimentazione a batteria e fino a otto ore utilizzando il suo sistema ibrido a celle a combustibile.
Con un'apertura alare di 16 piedi e una velocità massima di 58 miglia orarie, il VXE30 può operare ad altitudini che vanno da 300 piedi sopra il suolo fino a un'altitudine di densità di 12.000 piedi, a seconda dei requisiti della missione. Edge Autonomy sottolinea poi che il dispositivo è stato progettato per combinare la mobilità di un sistema trasportabile con la resistenza e le prestazioni di carico utile più comunemente presenti nelle piattaforme Uav più grandi.
Un nuovo jolly per i Marines Usa
Il sistema in questione include anche il gonfiaggio automatico centralizzato degli pneumatici, doppie batterie ridondanti e un sistema di lancio e recupero VTOL, che riduce la necessità di apparecchiature esterne in ambienti operativi difficili o improvvisati. Durante la dimostrazione, il drone è stato utilizzato dai Marines del 12° Reggimento Litorale dei Marines, parte della 3a Divisione Marine. Questa unità ha svolto un ruolo fondamentale negli sforzi di modernizzazione del Corpo dei Marines, in particolare nell'adattamento agli scenari indo-pacifici che richiedono operazioni distribuite e un rapido dispiegamento di sensori in zone marittime contese.
Con l'impiego dello Stalker VXE30 durante l'esercitazione Resolute Dragon 25, i Marines statunitensi confermano dunque la volontà di rafforzare le proprie capacità tecnologiche e operative in un'area sempre più centrale nello scacchiere geopolitico globale. L'Indo-Pacifico rappresenta oggi uno dei principali fronti di competizione globale, dove rapidità di azione, flessibilità e superiorità informativa possono fare la differenza.
In questo contesto, sistemi come il VXE30 – compatti, versatili e ad alta autonomia – si candidano a diventare strumenti essenziali non solo per la sorveglianza e il riconoscimento, ma anche per il supporto tattico in tempo reale.