
Lo zircone proveniente all'Australia potrebbe alimentare ulteriormente la rivalità tra Stati Uniti e Cina. Il motivo è presto detto: questo metallo non rientra tra le cosiddette pietre preziose ma al suo interno contiene il metallo zirconio, un metallo che può resistere a temperature molto elevate e fornire, per esempio, una protezione indispensabile per gli aerei ipersonici. La Cina può vantare la maggiore domanda mondiale di zirconio ma le sue riserve rappresentano solo lo 0,7% del totale. Pechino è quindi costretta a rivolgersi a Paesi terzi per accumulare il prezioso materiale e rafforzare così il proprio arsenale ipersonico. Allo stesso tempo, però, anche gli Stati Uniti consumano elevate quantità di zirconio e hanno poche riserve...
Cina-Usa: scontro per lo zirconio
Come ha spiegato il South China Morning Post, il Paese con le maggiori riserve mondiali di zirconio è l'Australia. Secondo i dati dell'US Geological Survey, quelle di Canberra rappresentano infatti oltre il 74% del totale mondiale. "La domanda globale di risorse di zirconio è in continua crescita a causa del loro enorme potenziale nel settore delle applicazioni militari", ha scritto un team di ricerca cinese guidato dall'ingegnere senior Kong Fanjin del China Geological Survey in un articolo pubblicato sulla rivista Geological Reviews. Perché Usa e Cina hanno bisogno di risorse di zirconio? Per il loro esclusivo ed elevato punto di fusione, per l'alta densità e l'eccellente resistenza alla corrosione: tutte caratteristiche che forniscono un importante supporto per lo sviluppo di nuove tecnologie militari.
Materiali come il diboruro di zirconio, grazie alla stabilità in ambienti ad altissima temperatura, sono ampiamente utilizzati nei sistemi di protezione termica dei velivoli ipersonici e veicoli spaziali. "Nel contesto della crescente competizione per le risorse strategiche globali, l'allocazione razionale delle risorse di minerale di zirconio è diventata una questione fondamentale per salvaguardare la sicurezza nazionale e promuovere il progresso tecnologico militare" ha avvertito il team del Dragone. L'ingegnere Kong, tra l'altro, è anche membro del laboratorio Big Data e decisionale dell'Università Nazionale di Tecnologia della Difesa dell'Esercito Popolare di Liberazione a Changsha, nello Hunan, un istito che fornisce supporto e servizi alle forze armate e al governo cinese attraverso analisi rigorose.
Un materiale strategico
La Cina sta puntando molto sullo sviluppo delle armi ipersoniche. Al China Airshow di novembre le aziende del Dragone hanno presentato per la prima volta missili ipersonici disponibili per la vendita ad altri Paesi. Queste armi possono volare per lunghe distanze a velocità superiori a cinque volte la velocità del suono; possono anche cambiare direzione, il che le rende estremamente difficili da contrastare. Da qui si spiega l'importanza assoluta dello zirconio, alla base delle armi ipersoniche ma pure di altre industrie hi-tech.
La capacità di produzione di energia nucleare della Cina sta crescendo a un ritmo di sette-otto nuovi reattori all'anno e una quantità significativa di zirconio è richiesta per le barre di controllo e i materiali di schermatura di questi reattori. In futuro, anche le batterie al litio allo stato solido per i veicoli elettrici ad alte prestazioni e a lunga autonomia potrebbero richiedere grandi quantità di questo metallo.
Dal momento che la competizione per le risorse di zirconio a livello mondiale potrebbe riscaldarsi, ha avvertito il team di Kong, il governo cinese dovrebbe iniziare a prepararsi per questa competizione con gli Usa il prima possibile.
L'Australia, fedele partner di Washington, detiene le risorse più grandi di zirconio ma non è l'unico potenziale fornitore. Anche il Sudafrica e l'Indonesia - entrambi membri del blocco Brics - producono minerale di zirconio. Sta per iniziare l'ennesima competizione tra Usa e Cina.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.