
Nei giorni scorsi una versione cinese del convertiplano Osprey utilizzato dall'esercito statunitense è stata immortalata in una fotografia subito diventata virale sui social d'oltre Muraglia, durante il suo presumibile volo inaugurale. Nell'immagine si nota il prototipo di un velivolo bianco intento a volteggiare di fronte ad un edificio residenziale con i rotori posizionati verticalmente, a indicare che si trovava in ''modalità elicottero''. Il design della cabina di pilotaggio suggerisce la presenza di un equipaggio, anche se dagli screen emersi non è chiaro se a bordo ci sia o meno un pilota. Se confermato, si tratterebbe del primo convertiplano cinese del genere. Ecco tutto quello che sappiamo di questo misterioso mezzo militare.
Cosa sappiamo del convertiplano di Pechino
Come ha spiegato il South China Morning Post non sono stati forniti dettagli su quando è stata scattata la foto. La scena potrebbe essersi svolta nei pressi di una struttura appartenente all'Harbin Aircraft Industry Group, una sussidiaria della statale Aviation Industry Corporation of China (AVIC). Un'altra foto mostrava due aerei apparentemente incompleti all'interno di un hangar con alcune strutture meccaniche esposte.
Ricordiamo che un tiltrotor unisce la capacità di decollo e atterraggio verticale (VTOL) di un elicottero con la velocità, l'autonomia e l'altitudine significativamente più elevate di un velivolo turboelica ad ala fissa. I suoi proprotor ruotano di 90 gradi tra la modalità elicottero e il volo in avanti ad alta velocità. Questa versatilità comporta una notevole complessità meccanica, con conseguenti elevati costi di approvvigionamento e manutenzione, nonché problemi di sicurezza.
L'esempio più emblematico di un simile mezzo? Il Bell-Boeing V-22 Osprey, ampiamente impiegato dalle forze armate statunitensi per operazioni di trasporto e mediche in Medio Oriente e in Afghanistan.
Un alter ego dell'Osprey Usa?
La capacità di decollo verticale (VTOL) dell'Osprey, combinata con l'alta velocità e il lungo raggio d'azione, offre vantaggi tattici rivoluzionari. Il mezzo è però anche notoriamente difficile da pilotare, costoso da mantenere e ha più volte fatto parlare di sé, come anticipato, per problemi legati alla sicurezza.
In ogni caso, a differenza del V-22 degli Usa, in cui sia le gondole motore che i proprotor si inclinano contemporaneamente, il prototipo cinese sembra avere solo i proprotor in rotazione, mentre i motori rimangono fissi. Questa soluzione potrebbe ridurre la complessità meccanica e migliorare l'affidabilità del sistema. Il prototipo sembra anche essere molto più piccolo dell'Osprey, che ha un peso massimo al decollo di 27 tonnellate. Il muso e la fusoliera sono invece simili a quelli della serie di elicotteri Z-9 di Harbin.
Considerata la limitata disponibilità di velivoli VTOL non elicotteri da parte dell'esercito cinese, questo nuovo mezzo potrebbe svolgere un ruolo prezioso, soprattutto per la crescente flotta di portaerei e navi d'assalto anfibie della marina.
Nel frattempo un altro prototipo cinese di aereo a rotore basculante, il modello da 6 tonnellate della United Aircraft di proprietà privata R6000 è stato sottoposto a test a terra dal suo completamento nell'ottobre scorso; sarà utilizzato come veicolo aereo senza pilota (UAV) per il trasporto merci o come aereo passeggeri senza equipaggio, in grado di trasportare da sei a dodici persone e avrà una velocità di crociera di 550 km/h e un'autonomia di 4.000 km.