Radar, missili e sommergibili: il piano di Taiwan contro l'anaconda cinese

Taiwan ha investito massicciamente nella propria difesa, puntando su mine, missili, lanciamissili mobili e pure sottomarini autoctoni

Radar, missili e sommergibili: il piano di Taiwan contro l'anaconda cinese
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Le forze armate della Cina "hanno concluso con successo" l'esercitazione Spada congiunta 2024-B (Joint Sword 2024-B) attorno all'isola di Taiwan, ha fatto sapere il comando del Teatro orientale dell’esercito cinese con un messaggio sul suo account ufficiale WeChat. Durante le manovre Taiwan è corsa ai riparti mettendo in allerta i suoi militari e dispiegando radar mobili in punti strategici dell’isola così da monitorare, in tempo reale, le operazioni nemiche. Non solo: la Marina di Taipei ha anche schierato missili antinave HF-2 nel porto di Hualien. Altre carte sono rimaste coperte, pronte per essere svelate in nuovi, probabili, momenti di tensione.

Le difese di Taiwan

Taiwan ha investito massicciamente nella propria difesa, puntando su mine, missili, lanciamissili mobili e pure sottomarini autoctoni. Secondo quanto riportato in un rapporto del Congresso degli Stati Uniti sulla difesa dell’isola, Washington sta spingendo per un approccio asimmetrico che "prevede che Taiwan investa in capacità volte a paralizzare un'invasione anfibia attraverso una combinazione di missili antinave, mine navali e altri sistemi d'arma simili, piccoli, distribuibili e relativamente poco costosi". Da questo punto di vista, un ruolo chiave sarebbe ricoperto dai veicoli aerei senza pilota come il drone nazionale "Albatross II", così come dalle munizioni a basso costo come i missili da crociera per la difesa costiera mobile (CDCM) che possono distruggere le costose navi e attrezzature militari della Cina.

Le imbarcazioni stealth ad attacco rapido e le imbarcazioni d'assalto missilistiche in miniatura sono altre attrezzature relativamente economiche ma altamente efficaci. Possono essere disperse tra le barche da pesca nei porti di Taiwan. Anche le mine marine e le navi posamine veloci potrebbero complicare le operazioni di sbarco di un'eventuale marina invasore. Taiwan, lo scorso settembre, ha poi presentato il suo primo sottomarino progettato e assemblato interamente a livello domestico. Il vascello a motore diesel-elettrico è denominato Hai Kun, in onore del mostro della letteratura tradizionale cinese, un enorme pesce capace anche di volare.

Non solo armi militari: logistica e geografia

La Cina dovrebbe spostare le risorse militari sulla sua costa orientale e intraprendere altri preparativi visibili per un'eventuale invasione, che Taiwan e gli Stati Uniti sarebbero probabilmente in grado di rilevare. Come se non bastasse, trasportare centinaia di migliaia di soldati attraverso lo Stretto di Taiwan richiederebbe settimane e migliaia di navi. Ogni attraversamento richiederebbe ore, consentendo a Taipei di prendere di mira le navi, di ammassare truppe su potenziali siti di sbarco e di erigere barriere.

Anche se le truppe cinesi riuscissero ad attraversare lo Stretto, pochi porti e spiagge in acque profonde sull’isola potrebbero ospitare una forza di sbarco numerosa. A causa delle acque poco profonde, la Cina dovrebbe ancorare le navi lontano dalla costa e spostare lentamente le attrezzature verso la riva, rendendo le imbarcazioni vulnerabili ai missili e all'artiglieria taiwanesi. Unendo le proprie risorse militari alla geografia, Taipei è pronta a difendersi.

Per la cronaca, ben 153 aerei da guerra delle forze armate cinesi hanno sorvolato lo spazio aereo attorno all'isola tra le 5 di mattina di ieri e le 6 di stamattina, incluso il record giornalieri d i125 aeroplani registrato nel tardo pomeriggio di ieri.

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