
Nel corso delle esercitazioni militari Zapad-2025 organizzate da Russia e Bielorussia sono stati simulati sia la pianificazione (e la valutazione) dell'uso di armi nucleari non strategiche, sia l'impiego del sistema missilistico mobile Oreshnik. Questa attività era già stata annunciata dalle forze armate di Minsk alla vigilia delle manovre. Gli Oreshnik (alla lettera traducibili in italiano come "albero di nocciole") sono missili balistici ipersonici a media gittata, e secondo Mosca sono potenzialmente armabili con testate nucleari. Già nel 2023 il presidente russo Vladimir Putin aveva ordinato di dispiegare armi tattiche nucleari in Bielorussia, salvo poi promettere di schierare in territorio bielorusso pure i razzi ipersonici Oreshnik.
Le caratteristiche del missile Oreshnik
Partiamo dalle basi: l'Oreshnik è un missile balistico ipersonico. Quando, lo scorso ottobre, è stato utilizzato in Ucraina aveva una velocità 10 volte superiore a quella del suono e, dunque, non poteva essere intercettato. Fonti russe hanno affermato che l'arma ha una gittata di 5.000 km, consentendo alla Russia di colpire gran parte dell'Europa e la costa occidentale degli Stati Uniti. Il missile sembra avere più veicoli di rientro indipendenti, ossia testate separate in grado di colpire bersagli diversi.
Se la descrizione offerta dal Cremlino dovesse rivelarsi corretta, il missile andrebbe a collocarsi al limite superiore della definizione di ipersonico. Non solo: la velocità è importante perché più un missile viaggia velocemente, più velocemente raggiunge il bersaglio. E più velocemente raggiunge il bersaglio, meno tempo ha l'esercito rivale per reagire, per difendersi, per provare a neutralizzare la minaccia.
Un missile balistico solitamente raggiunge il bersaglio seguendo un percorso ad arco verso l'alto nell'atmosfera e uno simile verso il basso verso la sua destinazione. Durante la discesa acquista tuttavia velocità e energia cinetica, e più energia cinetica gli offre più opzioni. Questo, di conseguenza, gli consente di manovrare verso il bersaglio – eseguendo una sorta di guizzo difensivo – che rende particolarmente difficile l'intercettazione da parte di sistemi missilistici terra-aria.
Un jolly decisivo
La Bbc ha scritto che l'Oreshnik è in grado di superare qualsiasi sistema di difesa missilistica moderno esistente. Potrebbe anche distruggere bunker ben protetti a grandi profondità senza utilizzare una testata nucleare. L'analista russo Igor Korotchenko ha confermato all'agenzia di stampa Tass che il missile è dotato di più testate guidate in modo indipendente, aggiungendo che "l'arrivo praticamente simultaneo delle testate sul bersaglio" è estremamente efficace.
Poche ore fa il Ministero della Difesa bielorusso ha confermato che l'uso di armi nucleari tattiche era stato provato in occasione dell'esercitazione Zapad-2025 insieme allo schieramento del missile balistico a raggio intermedio Oreshnik, che Mosca ha lanciato contro l'Ucraina per la prima volta il 21 novembre dello scorso anno. Pochi mesi fa Putin aveva tra l'altro dichiarato che la Russia avrebbe potuto schierare proprio gli Oreshnik - che a suo dire sono impossibili da intercettare - sul territorio della Bielorussia nella seconda metà del 2025.
Nel
frattempo il ministero della Difesa russo ha fatto sapere che i bombardieri strategici russi Tu-160 con capacità nucleare hanno provato a lanciare missili da crociera sul Mare di Barents.