Difesa

"Patto militare a livello superiore": cosa c'è dietro il piano di Russia e Cina

I ministri della Difesa di Russia e Cina, Sergei Shoigu e Dong Jun, sono stati impegnati in una riunione in videoconferenza. Mosca e Pechino intendono rafforzare ulteriormente la partnership strategica militare

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Espandere la cooperazione e promuovere i legami militari ad un livello superiore. Cina e Russia hanno aggiunto un nuovo tassello alla partnership senza limiti siglata nel febbraio 2022 da Vladimir Putin e Xi Jinping. Negli ultimi due anni le relazioni sino-russe si sono progressivamente consolidate fino all'ultimo step avvenuto poche ore fa. Il ministro della Difesa cinese, Dong Jun, ha infatti tenuto una videoconferenza con il suo omologo russo, Sergei Shoigu, ribadendo la propensione di Pechino e Mosca di voler intensificare il coordinamento, non solo economico e culturale, ma evidentemente anche militare.

Il colloqui tra i ministri della Difesa di Russia e Cina

Secondo quanto riportato dal quotidiano cinese Global Times, durante l'incontro, avvenuto per via telematica, le due parti hanno concordato di "espandere la cooperazione pratica e di promuovere i legami militari ad un livello superiore". In occasione del 75mo anniversario dell'instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Russia e Cina, che cade quest'anno, Dong ha invitato i vertici militari di Mosca a rafforzare la fiducia e ad espandere la cooperazione con le controparti a Pechino.

Dal canto suo Shoigu si è detto "convinto che i colloqui odierni contribuiranno a rafforzare ulteriormente la partnership strategica nel settore della Difesa". L'obiettivo dichiarato dal ministro russo è "una cooperazione stretta e produttiva" con il Dragone. Per Dong, nominato lo scorso dicembre in sostituzione di Li Shangfu, epurato in seguito ad un presunto scandalo interno, i rapporti a livello militare devono essere portati "a un livello più alto".

"Le relazioni tra Russia e Cina in campo militare si stanno sviluppando costantemente in tutti i settori", ha detto Shoigu durante i colloqui, secondo quanto riportato dall'agenzia russa Tass. Si tratta, secondo il ministro, di rapporti che "non sono diretti contro Paesi terzi". "Noi, a differenza di alcuni Paesi occidentali, non creiamo blocchi militari", ha insistito. Dong, ha riferito l'agenzia cinese Xinhua, ha chiesto che gli eserciti dei due Paesi "attuino il consenso importante raggiunto dai capi di Stato, rispondendo con fermezza alle sfide globali e lavorando per rafforzare la fiducia strategica reciproca".

I rapporti tra Mosca e Pechino

Nel frattempo i rapporti economici lungo l'asse Mosca-Pechino procedono a gonfie vele. Proprio nelle ultime ore è andata in scena una conferenza sulla cooperazione economica e commerciale tra Cina e Russia in quel di Shenyang, nella provincia di Liaoning, nella Cina nordorientale. Durante l'evento è stato concluso un totale di 55 accordi, per un valore complessivo di 13,6 miliardi di yuan (1,91 miliardi di dollari) da aziende cinesi e dai loro partner commerciali russi. Gli accordi riguardano settori quali lo stoccaggio a catena del freddo, i servizi finanziari e l'import-export.

I dati doganali cinesi, intanto, mostrano che il commercio tra Cina e Russia ha raggiunto un livello record nel 2023, raggiungendo 1,69 trilioni di yuan (235,9 miliardi di dollari), con un aumento del +32,7% su base annua. A novembre il commercio bilaterale aveva superato per la prima volta i 200 miliardi di dollari. Si tratta di un traguardo importantissimo per Xi e Putin, visto che le due nazioni hanno raggiunto il loro obiettivo commerciale prima del previsto. Nel 2019, infatti, Mosca e Pechino avevano fissato l’obiettivo di incrementare il commercio bilaterale per raggiungere i 200 miliardi di dollari entro il 2024.

Tappe bruciate in economia, dunque, ma non solo. Anche sul fronte militare le due nazioni intendono rafforzare i rapporti. A luglio, giusto per fare un esempio, quasi una dozzina di navi da guerra cinesi e russe hanno condotto 20 esercitazioni di combattimento nel Mar del Giappone prima di iniziare un pattugliamento congiunto di 2.300 miglia nautiche, comprese le acque vicino all’Alaska.

Il recente incontro tra Dong e Shoigu potrebbe insomma contribuire a rafforzare ulteriormente le relazioni sino-russe.

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