Scatta l’esercitazione nucleare Nato: cosa aspettarsi dal Steadfast Noon 2025

Dal 13 ottobre la Nato darà il via a Steadfast Noon 2025, manovra che coinvolge 14 Paesi e 71 aerei. L’obiettivo è verificare la prontezza militare e la solidità della deterrenza nucleare alleata

Scatta l’esercitazione nucleare Nato: cosa aspettarsi dal Steadfast Noon 2025
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Dal 13 ottobre 2025, la Nato darà avvio a Steadfast Noon, la principale esercitazione annuale dedicata alla dissuasione nucleare. L’attività, che si protrarrà per due settimane, sarà ospitata dai Paesi Bassi, con il coinvolgimento operativo di 71 velivoli appartenenti a 14 Stati membri. L’esercitazione, pianificata in modo ciclico, rappresenta uno degli strumenti fondamentali attraverso cui l’Alleanza Atlantica testa la credibilità e la solidità della propria postura nucleare integrata.

L’operazione non prevede l’impiego di armamenti reali, ma si concentra su simulazioni di scenari ad alta intensità, nei quali viene verificata la capacità di risposta dell’Alleanza in caso di minaccia strategica. L’obiettivo è garantire che la dimensione nucleare della Nato rimanga efficace, sicura e pienamente interoperabile, rafforzando al contempo la coesione politica e militare tra gli Alleati.

Cosa sappiamo

L’edizione 2025 di “Steadfast Noon” sarà diretta dalla base aerea di Volkel, nei Paesi Bassi, che rappresenta il fulcro delle attività addestrative. Oltre alla struttura olandese, saranno impiegate altre tre basi operative: Kleine Brogel in Belgio, Lakenheath nel Regno Unito e Skrydstrup in Danimarca. Il teatro operativo comprenderà diverse tipologie di aeromobili: caccia multiruolo, bombardieri strategici, aerocisterne per il rifornimento in volo, piattaforme per la guerra elettronica e velivoli da ricognizione.

Tra gli assetti di rilievo figura il F-35A olandese, recentemente abilitato a svolgere missioni in ambito nucleare condiviso nuclear sharing, a testimonianza dell’evoluzione tecnologica e della modernizzazione delle capacità deterrenti dell’Alleanza. La partecipazione di un numero così ampio di Paesi contribuisce a testare e rafforzare l’interoperabilità, uno dei principi cardine della dottrina operativa Nato.

L’esercitazione viene preparata con oltre un anno di anticipo e si inserisce nel quadro delle attività regolari di addestramento strategico previste dal piano di difesa collettiva. Secondo fonti ufficiali, la natura ciclica e programmata di Steadfast Noon ne fa uno strumento essenziale per l’allineamento delle capacità operative con i requisiti del contesto strategico attuale.

Dissuasione credibile e messaggio politico all’arena internazionale

Durante una visita ufficiale alla base di Volkel, il Segretario Generale della Nato, Mark Rutte, ha sottolineato l’importanza dell’esercitazione, definendola un’espressione concreta della volontà dell’Alleanza di preservare la propria credibilità strategica. Rutte ha dichiarato: “Steadfast Noon invia un messaggio chiaro a qualsiasi potenziale avversario: la Nato ha la capacità e la determinazione per difendere tutti i suoi membri da ogni tipo di minaccia.”

Il Segretario Generale ha evidenziato la necessità di mantenere la prontezza dell’apparato nucleare attraverso attività regolari, sottolineando che la dissuasione non si fonda solo sulla disponibilità tecnica degli strumenti, ma anche sulla coesione politica e sulla volontà condivisa di impiegarli laddove necessario per preservare la stabilità dell’area euro-atlantica.

Le dichiarazioni rilasciate durante la visita sono coerenti con quanto affermato nella Dichiarazione del Vertice di Washington, in cui

viene ribadito che la componente nucleare dell’Alleanza ha natura difensiva e preventiva, ed è essenziale per garantire la sicurezza collettiva: “Finché esisteranno armi nucleari, la Nato rimarrà un’Alleanza nucleare.”

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