E il «naso elettronico» misura i cattivi odori nelle discariche

In termini tecnici si chiama «analizzatore sensoriale» ma più comunemente viene definito «naso elettronico». Si tratta di un apparecchio in grado di riconoscere gli odori. Lo strumento, sviluppato dall’azienda Pca technologies, azienda «associata» al Polo scientifico tecnologico lombardo, è nato dalla collaborazione con un’impresa tedesca e le università di Amburgo e Milano. Il «naso» annusa e registra ogni tipo di sostanza volatile responsabile di un profumo o di un cattivo odore, proprio come fa il cervello umano. Unico limite: non è in grado di dire se la sostanza captata è tossica o pericolosa. La sua qualità: l’obbiettività. Il «naso elettronico» infatti va oltre il giudizio di «buono» o «cattivo» ma si attiene a parametri scientifici.

Viene utilizzato nelle vicinanze di discariche, impianti di trattamento dei rifiuti, di depurazione e di aziende chimiche e aree industriali. È stato anche impiegato per scoprire la fonte di odori fastidiosi in varie zone delle città o da imprese private che vogliono controllare le emissioni.

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