Le mani della Cina sulle miniere globali: cosa c'è dietro la mossa di Xi

Negli ultimi dieci anni la Cina non aveva mai effettuato così tante acquisizioni minerarie come nel corso 2024. Ecco perché lo sta facendo

Le mani della Cina sulle miniere globali: cosa c'è dietro la mossa di Xi
00:00 00:00

La Cina sta facendo incetta di miniere. Negli ultimi dieci anni Pechino non aveva mai effettuato così tante acquisizioni minerarie come nel corso 2024 quando, secondo un'analisi di S&P e Mergermarket, il Dragone è stato protagonista di 10 operazioni per un valore superiore ai 100 milioni di dollari, il più alto dal 2013. Una ricerca separata del Griffith Asia Institute ha rilevato che lo scorso anno ''è stato il più attivo per gli investimenti minerari e le costruzioni cinesi all'estero dal 2013''. Il motivo? Il governo cinese starebbe concludendo accordi su accordi con l'intenzione di assicurarsi il controllo di risorse e materie prime che sostengono l'economia globale di fronte alla crescente tensione geopolitica con gli Usa e l'Occidente.

La Cina punta sulle miniere

Come ha spiegato il Financial Times, l'enorme domanda di materie prime della Cina – la maggiore consumatrice mondiale di quasi tutti i minerali – fa sì che le sue società minerarie abbiano una lunga tradizione di investimenti all'estero. Analisti e investitori sono convinti che l'aumento degli accordi conclusi nel 2024 – record dal 2013 – rifletta, in parte, gli sforzi di Pechino per anticipare un peggioramento del clima geopolitico. Come ha spiegato Michael Scherb, fondatore del gruppo di private equity Appian Capital Advisory, c'è stata "una maggiore attività negli ultimi 12 mesi perché i gruppi cinesi credono di avere questa finestra temporale a breve termine. Stanno cercando di concludere molte fusioni e acquisizioni prima che la situazione geopolitica diventi difficile".

La tendenza è continuata anche all'inizio del 2025. Un esempio? La cinese Zijin Mining ha annunciato l'intenzione di acquisire una miniera d'oro in Kazakistan per 1,2 miliardi di dollari. Ad aprile, invece, Appian ha venduto la sua miniera di rame e oro Mineracao Vale Verde, in Brasile, al gruppo cinese Baiyin Nonferrous per 420 milioni di dollari. "Nei prossimi anni probabilmente continueremo a registrare un sano livello di attività di conclusione di accordi da parte delle società minerarie cinesi", ha aggiunto Richard Horrocks-Taylor, responsabile globale del settore metalli e minerario presso Standard Chartered. Questo è in linea con la svolta della Cina verso la produzione hi-tech, anche nel settore delle batterie e delle energie rinnovabili, e riflette il fatto che gli investitori del Dragone sono diventati più sofisticati nel loro approccio agli affari globali.

La strategia di Pechino

Il discorso è semplice. La Cina domina la lavorazione della maggior parte dei minerali essenziali, tra cui terre rare, litio e cobalto, ma deve importare molte materie prime. Dall'altro lato, gli Stati Uniti e molti Paesi europei stanno cercando di ridurre la loro dipendenza da Pechino per questi metalli - fondamentali per produrre ogni cosa, dalle batterie per veicoli elettrici ai semiconduttori e alle turbine eoliche - e di sviluppare catene di approvvigionamento alternative.

Tra i gruppi minerari cinesi più attivi negli accordi con l'estero figurano CMOC, MMG e la citata Zijin Mining. Di pari passo le istituzioni finanziarie cinesi hanno erogato miliardi di dollari in prestiti per alimentare progetti di estrazione e lavorazione di minerali nei Paesi in via di sviluppo.

A proposito: alcuni governi africani hanno cercato di assumere il controllo delle risorse minerarie occidentali e chiedono royalties più elevate. Le aziende cinesi sono spesso disposte ad accettare accordi meno redditizi in cambio della possibilità di subentrare nella gestione delle risorse.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica