Protezione ambientale, transizione ecologica e sviluppo green: la ricetta della Cina per un futuro più verde

La Cina ha collegato il proprio sviluppo a quello del resto del pianeta e quindi al futuro dell'umanità e dell'intero pianeta

Protezione ambientale, transizione ecologica e sviluppo green: la ricetta della Cina per un futuro più verde
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Trovare un equilibrio tra la protezione dell'ambiente, la crescita economica e l'aumento del benessere delle persone: è questo, in estrema sintesi, l'obiettivo dell'approccio green utilizzato dalla Cina per far coesistere la transizione ecologica e uno sviluppo sostenibile. I risultati del modus operandi adottato dal presidente cinese Xi Jinping sono ben evidenti sia nella transizione verde avvenuta – e ancora in corso - all'interno della Repubblica Popolare che nel progressivo avanzamento di un sistema di governance climatico globale più giusto ed equo. Ecco che cosa sta succedendo e qual è il ruolo fondamentale giocato dalla Cina.

La Cina e l'importanza della transizione ecologica inclusiva

La Cina ha collegato il proprio sviluppo a quello del resto del pianeta e quindi al futuro dell'umanità. In nome di una comunità umana dal futuro condiviso, questo Paese si batte per la costruzione di un mondo aperto, inclusivo, pulito e caratterizzato da prosperità comune e benessere. La nazione cinese ha contribuito – e continua ancora adesso a farlo – in maniera attiva e perseverante agli sforzi internazionali per contrastare il cambiamento climatico e l'inquinamento acuto, con la chiara intenzione di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2060.

Lo ha ribadito anche la recente conferenza annuale globale dell'Eco Forum 2025, tenutasi a Guiyang, capoluogo della provincia sud-occidentale cinese di Guizhou, un evento che ha riunito circa 1.000 ospiti, tra cui leader politici stranieri, studiosi ed esperti del settore. Il forum ha affrontato varie sessioni tematiche incentrate sul tema "Coesistenza armoniosa tra esseri umani e natura: sviluppo collaborativo globale per una trasformazione verde". Ecco, dunque, un altro grande obiettivo della Cina: creare uno sviluppo sostenibile per tutte le forme di vita sulla Terra: esseri umani (di ogni Paese, non solo i più ricchi e avanzati), animali e piante.

Barriere verdi ed energia pulita

A proposito di risultati concreti, la Cina ha raggiunto un traguardo importante nel controllo della desertificazione. Ha infatti completato una particolare barriera lungo il margine sud-orientale del deserto di Tengger, nella regione autonoma nord-occidentale di Ningxia Hui. Di cosa si tratta? Di un metodo tradizionale di stabilizzazione della sabbia che prevede la semina di paglia a scacchiera sulla superficie del deserto per prevenire l'erosione eolica.

Questo nuovo progetto segna tra l'altro il completamento di una cintura verde di 153 chilometri nel Ningxia, con una larghezza che varia dai 10 ai 38 chilometri. Negli ultimi due anni la Cina ha investito 2,6 miliardi di yuan (circa 363 milioni di dollari) nella costruzione della suddetta cintura, parte del programma forestale cinese Three-North Shelterbelt, il più grande programma di rimboschimento al mondo per contrastare la desertificazione.

Un altro esempio degno di nota dell'impegno cinese nello sviluppo green? La messa in funzione della seconda unità di generazione di una centrale idroelettrica sul corso principale del fiume Jinsha, nella Cina sud-occidentale. La centrale idroelettrica di Batang è dotata di tre unità di generazione di energia da 250.000 kilowatt, per una capacità installata totale di 750.000 kilowatt. Una volta pienamente operativa, questa centrale elettrica sarà in grado di fornire più di 3 miliardi di kilowattora di energia pulita all'anno, sufficienti a soddisfare il consumo annuo di elettricità di 1,75 milioni di famiglie e a risparmiare 1,05 milioni di tonnellate di carbone standard e a ridurre le emissioni di anidride carbonica di 3,15 milioni di tonnellate all'anno.

Sviluppo sostenibile: il caso della Greater Bay Area

Un esempio ancor più emblematico di sviluppo sostenibile cinese coincide con la Greater Bay Area (GBA), un'area di sviluppo che comprende Hong Kong e Macao, insieme a nove città nella provincia del Guangdong. Nel 2017, quando fu firmato il suo quadro di sviluppo, il pil combinato della regione ammontava a 10 trilioni di yuan (circa 1,4 trilioni di dollari); entro il 2024 la cifra aveva superato i 14 trilioni di yuan e, nel 2023, la GBA aveva persino superato la Tokyo Bay Area in termini di dimensioni economiche.

La GBA racconta una storia di straordinaria trasformazione portata avanti mettendo al primo posto la conservazione ecologica, nonché l'adozione di metodi di produzione e stili di vita green e a basse emissioni di carbonio. Tra il 2017 e il 2021 la regione ha registrato 1,77 milioni di brevetti d'invenzione, raggiungendo un tasso di crescita annuo composto del 21,74%.

Il polo tecnologico Shenzhen-Hong Kong-Guangzhou si è classificato al secondo posto nel Global Innovation Index dell'Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale per il quinto anno consecutivo. Innovare e salvaguardare l'ambiente è più che possibile: è un dovere necessario per l'intera umanità.

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