Più ricco di Elisabetta: quanto vale la Corona di Re Carlo III

Un patrimonio stellare: ecco quanti sono i beni materiali e qual è la ricchezza monetaria di Re Carlo III e della Corona britannica e dove arrivano i confini delle proprietà della Royal Family

Più ricco di Elisabetta: quanto vale la Corona di Re Carlo III

Un po' meno del Prodotto Interno Lordo dell'Honduras, Paese del Centro America, ma di gran lunga di più del Pil di Tonga (e di tanti altri Paesi nel mondo) splendida isola della Polinesia: è la ricchezza della Corona inglese (e quella di Re Carlo III) che può contare su 20,6 miliardi di euro con utili derivanti dalle varie proprietà pari a 408 milioni soltanto lo scorso anno secondo i calcoli de IlSole24Ore.

La ricchezza dei reali inglesi

Se la monarchia, logicamente, qualche tassazione la subisce, tutto il denaro che entra dalle proprietà è netto: si tratta della Crown Estate, ossia la raccolta di terre e possedimenti che appartengono al monarca britannico come unica società, in pratica "la proprietà pubblica del sovrano", e dei Ducati di Cornovaglia e Lancaster. Il nuovo sovrano d'Inghilterra, Re Carlo III, incassa un quarto ( 25%) dei ricavi di Crown Estate che soltanto un anno fa in questo periodo valevano 356 milioni di euro; il Ducato di Lancaster frutta 23,9 milioni di euro mentre quello di Cornovaglia finisce direttamente sul conto in banca dell'erede al trono, William, e si tratta di quasi 27 milioni di euro.

Perché i guadagni non diminuiscono

La British Royal Family, in pratica, possiede più dell’1% del territorio della Gran Bretagna, l'equivalente di oltre 200mila ettari le cui entrate complessive vengono cedute al Tesoro britannico ma con una sovvenzione che fa "rientrare" il 25% dei profitti. Ecco spiegato il significato di Crown Estate: la società gestisce i beni ma consegna al Re una parte del ricavato con la cosiddetta "clausola paracadute". Se, disgraziatamente, un'annata andasse storta e la Crown Estate guadagnasse di meno, il Re percepirebbe comunque la stessa cifra per una particolare sovvenzione, come se ogni cittadino britannico regalasse un euro e mezzo al sovrano. La società, in ogni caso, non conosce crisi avendo accumulato 3,4 miliardi di euro negli ultimi 10 anni.

I ricchi possedimenti

Dal 50% delle zone costiere del Regno Unito ai fondali marini fino a una distanza di 12 miglia nautiche: ebbene sì, Carlo III e la famiglia detengono anche ciò che sta sott'acqua oltre a tutte le terre emerse che comprendono fattorie, boschi e parchi. Di loro proprietà anche il 50% dei parchi eolici offshore che portano nelle casi inglesi fino al 41% del fabbisogno di elettricità. Anche i Windsor, però, possiedono beni che non devono condividere con nessuno: il quotidiano economico ricorda che si tratta di alcune proprietà di campagna come Sandringham il cui valore stimato è di circa 275 milioni di euro e Balmoral, il castello scozzese dove si è spenta la Regina Elisabetta II lo scorso 9 settembre alle ore 18 locali, con un valore economico di circa 237 milioni di euro.

Non può mancare un cenno anche al Ducato di Cornovaglia il cui titolo è del principe del Galles William, figlio maggiore di Carlo III: le proprietà si trovano addirittura in una ventina di diverse regioni del Regno Unito (una in Galles) dove ci sono castelli, centinana di fattorie agricole e più di 55mila ettari di terreno gestiti da quasi tremila affittuari. Il valore netto è di oltre un miliardo di euro e, nell'ultimo anno, ha fruttato circa 51 milioni di euro.

La causa a Elon Musk

Molti non sanno che tra gli affittuari della Corona britannica c'è un nome eccellente che è anche il più ricco del mondo, Elon Musk: a quanto si apprende da Forbes, infatti, tra

gli appartasmenti gestiti dalla Crown Estate c'è l'ufficio londinese con una delle sedi di Twitter (dal 2011) ma nessuno avrebbe pagato l'affitto del mese di gennaio con la causa che è finita, naturalmente, in tribunale.

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