Economia

L'Ocse all'Italia: "Non ridurre ritmo per le riforme"

L'Ocse nel suo Economic Outlook di novembre mette nel mirino il nostro Paese mettendolo in guardia dal debito e da un processo lento di riforme

L'Ocse all'Italia: "Non ridurre ritmo per le riforme"

L'Ocse nel suo Economic Outlook di novembre mette nel mirino il nostro Paese. Di fatto viene sottolineato come i crediti deteriorati delle banche e il debito pubblico elevato di fatto siano due binari che possono portare il treno Italia al deragliamento. Come sottolinea l'Ocse questi crediti deteriorati sono una sorta di macigno sui bilanci delle banche che potrebbero far crescere i rischi per tutto il sistena del nostro Paese. L'Ocse però rileva una piccola inversione di tendenza con alcune mosse portate avanti dall'esecutivo. Ma ricorda che il debito stabilizzato resta comunque troppo elevato. Per quanto riguarda invece la crescita del Pil di fatto le stime per il 2017 si attestano all'1,6 per cento. Quelle per il 2018 invece sono in lieve calo arrivano all'1,5 per cento. L'Ocse prevede anche un incremento dei consumi che sottolinea essere il "motore della ripresa". Indicazioni anche sul piano delle riforme e anche sulle pensioni. Viene indicata all'Italia la strada da seguire che prevede il mantenimento del legame tra l'età pensionabile e l'aspettativa di vita. Infine viene chiesto al governo di non ridurre il ritmo delle riforme.

Nel nuovo Economic Outlook di fatto viene rilevato come lo slittamento delle riforme strutturali dopo le elezioni 2108 possa ridurre la fiducia nel nostro Paese.

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