
La propaganda pro immigrazionista europea prosegue, come dimostra l'installazione effettuata questa mattina nella piazza davanti al parlamento europeo di Bruxelles. Realizzata su iniziativa dell'associazione tedesca AWO International, prevedeva la presenza di numerosi modelli di barchini come quelli utilizzati dai trafficanti per i migranti irregolari. L'obiettivo dell'iniziativa è sempre lo stesso, quello portato avanti, tra le altre cose, anche dalle organizzazioni non governative che organizzano le spedizioni nel Mediterraneo per recuperare i migranti: fare pressioni sull'Ue affinché si pieghi alle loro richieste. Una manifestazione che si è svolta nello stesso giorno in cui a Roma il premier Giorgia Meloni ha incontrato il suo omologo Kyriakos Mitsotakis per discutere anche il dossier dell'immigrazione, e nei giorni in cui la strategia di contrasto italiana sta trovando ampia legittimazione tra giudici e politici in Europa.
Il manifesto di AWO International è chiaro e non sorprede: creare un sistema di asilo europeo equo, di rafforzare la coesione sociale, sostenere l'integrazione, di portare avanti progetti di accesso facilitato al mercato del lavoro e opportunità di ricongiungimento familiare, di sviluppare la cultura dell'accoglienza, di ampliare le vie d'ingresso legali e sicure per i migranti. A leggere queste richieste, sembrerebbe quasi esserci l'intenzione di creare una vera società con cittadini di serie A e di serie B, in cui questi secondi sono gli europei, che in base a questo manifesto verrebbero prevaricati. Tra i modellini di barche che sono state portate a Bruxelles ci sono anche quelle di Humanty 1 e di Sea Watch, organizzazioni tedesche molto note alle nostre latitudini per essere tra le più attive nel recupero dei migranti nel Mediterraneo centrale.
Nonostante la rotta atlantica che porta alle Canarie sia la più mortale, le Ong scelgono tutte di operare lungo quella che porta all'Italia per una ragione che nessuno, finora, ha voluto spiegare. "Oggi la piazza di fronte al Parlamento Europeo a Bruxelles sembra un ritrovo di un centro sociale per un'iniziativa immigrazionista. Un centinaio di 'installazioni d'arte' rappresentate da barche con un chiaro messaggio pro accoglienza", si legge in una nota diramata da Silvia Sardone. "Chiederò con un'interrogazione al Parlamento Europeo se ci sono coinvolgimenti e autorizzazioni delle istituzioni europee in questa iniziativa e quali siano i collegamenti con le attività parlamentari. Non vorremmo che ripartisse l'ennesima campagna delle ong contro qualsiasi riforma delle procedure di accoglienza, asilo e rimpatri che si attendono da anni a Bruxelles", prosegue l'onorevole.
Non abbiamo bisogno, conclude Sardone, "della solita propaganda venduta come "arte", con un'impronta di estrema sinistra, a favore dell'accoglienza senza freni. Abbiamo invece urgenza di un'Europa che difenda i propri confini e che la smetta di facilitare le operazioni criminali dei trafficanti di uomini".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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