
A causa di "un'incomprensione protocollare non gestita dalla delegazione italiana", come riferiscono fonti del Viminale, una delegazione europea composta dal Commissario Europeo per gli Affari interni e la Migrazione, Magnus Brunner, dal ministro dell'Interno italiano, Matteo Piantedosi, e dai suoi colleghi di Grecia e Malta è stata costretta a tornare indietro. Le autorità della Libia orientale, che fanno riferimento al generale Khalifa Haftar hanno intimato alla delegazione di lasciare "immediatamente" il Paese, denunciando non meglio precisate "violazioni" commesse dai tre ministri. Le autorità della Libia orientale hanno dichiarato i tre ministri "persone non gratae" ma dal Viminale fanno sapere che "la definizione di 'persona non grata' riguarda uno dei presenti ma non è il ministro Piantedosi".
Dalle opposizioni non hanno perso tempo per avanzare critiche al governo italiano e al ministro Piantedosi, nonostante la missione fosse organizzata sotto l'ombrello dell'Unione europea come "Team Europe". Ad andare oltre, strumentalizzando il tema dei migranti, è stato Nicola Fratoianni di Avs, il quale ha cercato di fare del sarcasmo su quanto accaduto alla delegazione europea: "Brutta cosa i respingimenti signor ministro". Molte le critiche che gli sono state rivolte da chi ha considerato estremamente fuori luogo questa sua esternazione in riferimento ai migranti irregolari. Stesso registro, inevitabilmente, anche da parte di Angelo Bonelli: "Oggi rischiavano di arrestare anche il suo ministro dell'Interno, Piantedosi, che per qualche ora ha provato sulla propria pelle cosa significa sentirsi dire 'clandestino', termine con cui la destra definisce le persone migranti".
Ma a usare l'accaduto è srato anche Matteo Renzi, il quale, ignorando che si trattava di una delegazione europea con ministri di tre Paesi, più il commissario Ue, ha dichiarato che "il Governo libico ha respinto il ministro dell’Interno della Repubblica Italiana. Massima solidarietà a Matteo Piantedosi. Profonda vergogna per come il nostro Paese gestisce la politica estera e le relazioni internazionali: non ci meritiamo certe figuracce globali". Ignorare il fatto che la delegazione fossa composta da ministri di tre Paesi (Italia, Spagna e Malta) oltre che dal Commissario Europeo per gli Affari interni e la Migrazione, equivale a distorcere la verità e a imbastire una narrazione che ha il solo scopo di screditare il governo italiano.
Sembra una continua campagna elettorale con la quale le opposizioni vanno alla spasmodica ricerca dei voti dei delusi ma i sondaggi fotografano un elettorato che non sembra lasciarsi convincere da questi trucchetti comunicativi.