Expo, slitta ancora la nomina di Glisenti come ad

Si è concluso con un’ennesima fumata nera il Cda di Expo 2015, senza la nomina dell'amministratore delegato della società di gestione. L’argomento è tra i punti all’ordine del giorno della prossima riunione del consiglio, convocato per giovedì 29 gennaio

Si è concluso con un’ennesima fumata nera il Cda di Expo 2015: nemmeno oggi Paolo Glisenti è stato nominato amministratore delegato dal board della società che dovrà gestire l’evento. L’argomento è tra i punti all’ordine del giorno della prossima riunione del consiglio, convocato per giovedì 29 gennaio. A fare il punto dei lavori della riunione odierna del cda durato più di quattro ore, la presidente Diana Bracco. «Un punto all’ordine del giorno di giovedi è la definizione delle deleghe dell’ad - ha chiarito la Bracco - oggi non ne abbiamo parlato». «All’ordine del giorno c’erano molti punti ma propedeutico era la definizione in cui si trova la società. Il nuovo cda è stato convocato per giovedì prossimo alle 18. Il primo punto dall’ordine del giorno sarà la presa d’atto del dossier del Bie che ha valore di un trattato internazionale. Questo è il frame in cui ci muoveremo poi da quello scaturiranno le operazioni conseguenti tra cui la nomina dell’ad e la discussione sulla corporate governance». «Giovedi - ha aggiunto - sarà un Cda importante e molto impegnativo». Durante la riunione fiume di oggi, il Cda ha deciso di non procedere con la convocazione di una nuova assemblea dei soci per decidere la ricapitalizzazione della società. «c’era il dubbio che il Cda dovesse convocare un’assemblea per la ricapitalizzazione -ha spiegato la Bracco - nel frattempo avevo contatto tutti i soci che indistintamente hanno dato rassicurazione e si sono impegnati a versare ciascuno per la propria quota. Ciò premesso nell’immediato non siamo chiamati a convocare l’assemblea e possiamo quindi operare». I singoli soci stanno procedendo con le relative delibere per stanziare la propria quota: la regione e il comune hanno stanziato rispettivamente 1,1 milioni di euro, la camera di commercio di Milano 500mila euro, la Provincia di Milano dovrebbe comunicare oggi la proprio quota mentre per il Tesoro ci vorrà ancora qualche giorno. «La capitalizzazione di partenza - ha aggiunto la presidente - è comunque bassa, per cui è necessario che i soci trovino un accordo tra loro per consentire lo sviluppo delle attività». Prosegue dunque in salita il varo della società dei gestione dell’Expo 2015. «Mettere insieme una società ex novo è sempre una cosa molto faticosa - ha detto la Bracco - però è meglio metterci un pò di più ma avere regole in cui muoversi agevolmente. Se si definiscono bene i contorni le cose vanno avanti limpide».

Intanto resta ancora da sciogliere il nodo dei compensi spettanti all’amministratore delegato per il quale è atteso il parere della Corte dei conti. «Speriamo che la Corte dei conti ritenga di dovercelo dare - ha sottolineato la Bracco - presenteremo l’istanza a giorni».

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