Al Filodrammatici Un giallo svela la doppiezza dell’uomo

Interessante, questo «La cosmetica del nemico» al Teatro Filodrammatici fino a domenica. Due uomini nella sala d’attesa di un aeroporto, i primi approcci, l’insistenza di uno, la diffidenza dell’altro. Un incontro premeditato mascherato dalle lusinghe della casualità, e subito scatta la trappola. Angust viene trascinato dalla persuasiva e feroce ironia di Textor Texel in un gioco al massacro. La vittima si scoprirà assassina, l’innocenza assumerà le sembianze del tiranno, le parole il significato del sangue. I piani di realtà subiranno improvvise oscillazioni. Il gesto irriverente della morte irrompe nelle vite di questi due coinquilini della coscienza. Un dialogo mozzafiato, un’indagine sulla doppiezza dell’uomo che svelerà i lati oscuri dei due personaggi, mettendo in mostra il nemico interiore che distrugge tutto ciò che vale.
È la storia del disordine mentale di un uomo.

Il felice coraggio della parola di Amélie diviene il pretesto scenico per rappresentare i volti degli attori infettati dalla rabbia -le immagini di paesaggi interiori -il ronzio assordante del pensiero in fuga - l’ape che ronza - l’onda che si spezza- il cane che abbaia in lontananza- il luogo astratto e metafisico delle verità nascoste.

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